Vaccini: più sorveglianza epidemiologica per una maggior adesione della popolazione alle strategie vaccinali

Vaccini: più sorveglianza epidemiologica per una maggior adesione della popolazione alle strategie vaccinali

Mentre pare dimostrato che al nesso temporale tra decessi di anziani e somministrazione del vaccino anti-influenzale  non corrisponda alcun nesso causale, pare altrettanto certo che si debba fare tutto il possibile per garantire alla popolazione la massima informazione possibile sugli effetti dei vaccini in termini di riduzione della mortalità e della morbilità delle malattie contro le quali immunizzano.

E’ molto importante ad esempio sapere che la poliomielite che l’OMS avrebbe voluto eradicare alla fine del secolo scorso attraverso una campagna di vaccinazione di massa, così come fatto con il vaiolo, è ancora endemico in Paesi come la Nigeria e il Pakistan e che si verificano casi in molti altri paesi africani. Se il tasso di copertura vaccinale contro la polio in Italia dovesse diminuire, sarà molto probabile che la malattia ricompaia nel nostro Paese.

Massima informazione e massima trasparenza per riguadagnare la fiducia della popolazione nel ruolo della vaccinazione per la prevenzione. Serve però migliorare nel nostro Paese la sorveglianza epidemiologica.

Occorre ad esempio sapere con esattezza quanti siano realmente e non approssimativamente le morti annuali attribuibili alle complicanze dell’influenza stagionale. Non si può dire che queste siano 5000 o 8000 o 3-4.000.

Questi numeri sarebbero quelli corrispondenti alla differenza di mortalità nella popolazione italiana nella stagione invernale, rispetto alle altre, ma non convince la deduzione che queste morti sarebbero necessariamente tutte dovute ai virus influenzali e non ad altre cause. Sarebbe necessario dimostrare che ognuna di queste morti sia dovuta all’infezione da virus influenzali e alle successive complicazioni(polmonari, cerebro-vascolari, cardiache).

Per ottenere la fiducia della popolazione occorre riportare numeri reali, non approssimativi, numeri reali che si otterranno solo migliorando l’organizzazione della sorveglianza epidemiologica italiana.

 

 

Dr. Walter Pasini

Direttore Centro Travel Medicine and Global Health

Dominica

Dominica

CAPITALE: Roseau  – ALTITUDINE: 0 m

CERTIFICAZIONI RICHIESTE

Febbre gialla – É richiesto un certificato di vaccinazione contro la febbre gialla ai viaggiatori di età > ad 1 anno che arrivino da paesi con rischio di trasmissione di febbre gialla o che siano transitati per un periodob > di 12 ore in un aeroporto di un paese con rischio di trasmissione di febbre gialla.

 

RISCHI PER LA SALUTE

  • Malattie trasmesse da artropodi – Può manifestarsi occasionalmente la filariosi e possono verificarsi epidemie di dengue e di dengue emorragica.
  • Diarrea del viaggiatore – Rischio elevato. Attenzione agli alimenti e Normix in valigia.
  • Altre malattie trasmesse dagli alimenti e dall’acqua – Dissenterie amebiche e bacillari sono molto dif- fuse. Sono segnalate l’epatite A e la febbre tifoide. Il consumo di pesce contaminato da biotossine può comportare il rischio di ciguatera ed altre forme di avvelenamento.
  • Altri rischi ed altre malattie – Attenzione ai celenterati (coralli e meduse) e ai ricci di mare. Nel paese esiste una prevalenza intermedia (2-5%) di portatori del virus HBV, responsabile dell’epatite B.

 

VACCINAZIONI DA CONSIDERARE: quelle di routine, epatite A, febbre tifoide e rabbia.

 

SICUREZZA

L’isola non presenta particolari  rischi. La scarsità del personale addetto alla sicurezza pubblica ed il peggio- ramento delle condizioni di vita dei ceti più poveri hanno accentuato il fenomeno della criminalità comu- ne, cui il visitatore deve prestare adeguata attenzione. Nel corso della stagione dei cicloni (giugno-novem- bre), che potrebbero provocare forti disagi o situazioni di emergenza, si raccomanda la massima cautela evitando le zone ove maggiore potrebbe essere l’esposizione al rischio.

Cuba

Cuba

CAPITALE: L’Avana – ALTITUDINE: 30 m

CERTIFICAZIONI RICHIESTE

HIV – Obbligo di sottoporsi al test per l’HIV a tutti gli stranieri (studenti, lavoratori o persone che rimanga- no per un periodo prolungato).

 

RISCHI PER LA SALUTE

  • Dengue – Una delle principali malattie trasmesse da artropodi è la dengue. Epidemie di dengue si sono verificate a Cuba nel corso degli ultimi decenni: nel 1977, nel 1981 (la più estesa e grave), nel 1997,2000, 2001, 2002, 2005 e 2006. I fattori favorenti le epidemie di dengue a Cuba sono: alta densità del- la popolazione della città l’Havana (2,5 milioni di abitanti); mancanza di acqua potabile in parti dell’i- sola come anche a Santiago de Cuba e Guantanamo e necessità di ricorso a cisterne, serbatoio per zan- zare; caratteristica del clima e del ciclo delle piogge; presenza della malattia nelle altre isole caraibiche ed in molti altri paesi dell’America centrale e del Sud.
  • Diarrea del viaggiatore – Rischio elevato. Attenzione agli alimenti e Normix in valigia.
  • Colera Cuba ha segnalato un’epidemia di colera che è iniziata nel luglio 2012 ed è durata fino al- la fine d’agosto 2012. Si sono verificati 417 casi, di cui 3 mortali, a Manzanillo, una municipalità della provincia di Granma. Qualche caso isolato di persone che si erano precedentemente recate a Manzanillo si è registrato a Santiago de Cuba, Guantanamo e a l’Avana.  La maggior parte dei casi si è verificata negli adulti e tutti sono registrati essere infetti da Vibrio cholerae, sierogruppo O1, sierotipo Ogawa, biotipo El Tor. Si è trattato della prima epidemia di colera a Cuba dalla metà del XIX secolo.
  • Altre malattie trasmesse dagli alimenti e dall’acqua – Molto diffuse sono le dissenterie bacillari ed amebiche. Segnalati casi di epatite A, di febbre tifoide. Il consumo di pesce contaminato da biotossine può comportare il rischio di ciguatera ed altre forme di avvelenamento.
  • Altri rischi ed altre malattie – Fare attenzione ai ricci di mare, ai celenterati (coralli e meduse) e ai serpenti. Casi di rabbia animale sono stati segnalati, particolarmente nella mangusta. Nel paese esiste una prevalenza intermedia (2-5%) di portatori del virus HBV, responsabile  dell’epatite B. Tubercolosi endemica. Riscontro di Larva migrans cutanea nelle spiagge. Nel 2010 segnalati 248 casi di lebbra.

 

VACCINAZIONI DA CONSIDERARE: quelle di routine, epatite A, febbre tifoide e rabbia.

 

SICUREZZA

Cuba non presenta particolari condizioni di pericolo per i viaggiatori. Tuttavia sono aumentati negli ultimi anni episodi di microcriminalità a danno di turisti registrati in particolare nella capitale e nelle maggiori città. Soprattutto nelle ore notturne è opportuno spostarsi con cautela evitando strade non illuminate. Caute- la va anche adottata nelle strade del centro delle città e in quelle fuori del centro dell’Avana (Avana Vecchia), nei quartieri più popolari ivi compreso il quartiere “Centro Avana” ed in alcune località turistiche alla periferia della capitale come Guanabo.

Costa Rica

Costa Rica

CAPITALE: San Josè – ALTITUDINE: 1160  m

CERTIFICAZIONI RICHIESTE

Febbre gialla – É richiesto un certi- ficato di vaccinazione contro la feb- bre gialla ai viaggiatori di età > a 9 mesi che arrivino da paesi con rischio di  trasmissione di  febbre gialla, ad eccezione di Argentina, Panama e Trinidad e Tobago e per i viaggiatori che siano transitati per un periodo > di 12 ore in un aeroporto di un paese con rischio di tra- smissione di febbre gialla.

HIV – Nessun certificato è richiesto per i viaggiatori al di sotto dei nove mesi e sopra i 60 anni, per le don- ne gravide o che allattano, le persone HIV+ le immunodepresse e quelle con una storia di reazioni avverse al vaccino della febbre gialla o alle proteine dell’uovo.

 

RISCHI PER LA SALUTE

  • Malaria – Il rischio di malaria, dovuto quasi esclusivamente a P. vivax, esiste tutto l’anno nella provin- cia di Limòn con rischio maggiore nel cantone di Matina. Esiste un rischio trascurabile o assente di tra- smissione malarica negli altri cantoni del paese. Prevenzione raccomandata nelle aree a rischio: pre- venzione delle punture di insetto più chemioprofilassi con clorochina.
  • Leishmaniosi – La leishmaniosi cutanea (CL) è considerata una delle principali malattie emergenti nel- le Americhe.  Si pensa che, fattori ambientali come ad esempio la deforestazione, fattori climatici, fat- tori sociali, possano spiegare le variazioni nel rischio della malattia. La leishmaniosi  è endemica nel- la maggior parte del Costa Rica. Nei viaggiatori che ritornato dalla vacanza essa colpisce talvolta più di una persona in un gruppo. I viaggiatori che intraprendono sport acquatici come il rafting e il kayaking o sport di avventura possono non riconoscere la necessità di riapplicare insettorepellenti dopo un’abbon- dante sudorazione o riemergendo dall’acqua.
  • Dengue – Nel 2007 sono stati riportati più di 25.000 casi dovuti a tutti e quattro i sierotipi della dengue.
  • Altre malattie trasmesse da artropodi – Casi di tripanosomiasi americana (malattia di Chagas) sono stati segnalati in focolai localizzati nelle zone rurali. Il rischio per questa malattia è presente nelle zone rura- li al di sotto dei 1300 metri nella provincia di Guanacaste. Principale vettore: Triatoma dimidiata. In Costa Rica è presente, inoltre, la filariasi bancrofti e talvolta si osservano casi di encefalite equina venezuelana.
  • Diarrea del viaggiatore – Rischio elevato. Attenzione agli alimenti e Normix in valigia.
  • Altre malattie trasmesse dagli alimenti e dall’acqua – Estremamente diffuse sono la febbre tifoide, la dissenteria amebica e bacillare e altre malattie diarroiche, così come sono diffuse l’epatite A e le el- mintiasi. Sono stati segnalati casi di paragonimiasi (distomatosi polmonare). Infezioni da Shigella dys- senteriae tipo 1, sono causate da enterobatteri farmaco-resistenti.
  • Larva migrans cutanea è una comune infestazione parassitaria della pelle che deriva da un’esposizio- ne diretta della pelle a sabbia che è stata contaminata da larve di anchilostoma di cani e gatti. Può es- sere prevenuta indossando sandali nelle spiagge che possono essere contaminate da feci animali.
  • Myasis – È dovuta dall’infestazione della forma larvale del dermatobium ominis e può comportare una lesione cutanea dolorosa. Le larve spesso guadagnano l’accesso alla pelle attraverso il contatto con uo- va depositate sui vestiti lasciati all’aperto.
  • Altre malattie – La rabbia animale (nei cani e nei pipistrelli) è diffusa e in alcune zone occorre fare at- tenzione ai serpenti. Epatite B ad endemicità intermedia (2-5% di portatori del virus HBV). L’incidenza stimata di tubercolosi è di 25-50 nuovi casi l’anno per 100.000 abitanti.

 

VACCINAZIONI DA CONSIDERARE: quelle di routine, epatite A, febbre tifoide e rabbia.

 

RISCHI PER LA SICUREZZA

In Costa Rica sono notevolmente aumentate in questi ultimi anni le attività delinquenziali in genere.  La Farnesina consiglia di prendere adeguate precauzioni in caso di pernottamento in piccoli alberghi ecces- sivamente economici e di scarsa sicurezza, evitare i litorali, soprattutto di notte anche in autovettura, in particolare sulla costa del Pacifico (Tamarindo, Montezuma, Jacò) e sulle coste atlantiche (Limón-Cahuit- a-Manzanillo), dove, in passato, sono stati uccisi a scopo di estorsione alcuni cittadini stranieri e dove, an- che in pieno giorno, sono frequenti furti di autovetture.  Si consiglia di prestare particolare attenzione nel famoso, anche per la sua pericolosità, terminal bus “La coca cola”.

In molte località balneari, forti correnti marine, in assenza quasi totale di un’adeguata segnaletica e di servizi di salvataggio, hanno provocato numerosi casi di annegamento;le  zone vicino alle paludi, alle foci e ai corsi dei fiumi possono essere infestate da coccodrilli ed altri animali pericolosi, che talvolta si spingono in mare.

La rete stradale è precaria. Per aggiornamenti  sullo stato della viabilità stradale si consiglia di tenersi infor- mati consultando il sito internet: www.transito.go.cr/estadorutas/index.html. Esistono rischi sismici e vul- canici. Per maggiori informazioni ed aggiornamenti si consulti il sito http://www.cne.go.cr

Colombia

Colombia

CAPITALE: Bogotà – ALTITUDINE: 2600  m

CERTIFICAZIONI RICHIESTE

Febbre gialla – Nessuna richiesta ai viaggiatori in entrata nel paese.

 

RISCHI PER LA SALUTE

  • Malaria – Il rischio di malaria – P. falciparum (30-35%)), P. vivax (60-65%) – è alto durante l’anno nelle aree rurali e della giungla al di sotto dei 1600 metri, in particolare nelle municipalità delle regioni di Amazonia, Orinoquia, Pacifico  e Urabá – Bajo Cauca.  L’intensità della trasmissione varia da dipartimento a dipartimento con rischio maggiore in Amazonas, Antioquia, Chocó, Córdoba, Guaviare, La Guajira,  Nariño e Vichada. Esiste clorochino resistenza del P. falciparum in Amazonia, Pacifico e Urabá – Bajo Cauca. Segnalata  resistenza  alla sulfadossina-pirimetamina. Prevenzione raccomandata nelle aree a rischio: prevenzione delle punture di insetto più chemioprofilassi con l’associazione clorochina proguanil; in Amazzonia, Pacifico e Urabá-Bajo Cuaca: prevenzione delle punture di insetto più meflochina o doxiciclina o atovaquone/proguanil.
  • Febbre gialla – La vaccinazione è raccomandata per tutti i viaggiatori di età > 9 mesi che viaggino in aree di altitudine > 2.300 mt nei seguenti dipartimenti: Amazonas, Antioquia, Arauca, Atlantico, Bolivar, Boyaca, Calda, Caquetà, Casanare, Cauca, Cesar, Choco (solo le località di Acandi, Jurado, Riosucio e Unguìa), Còdoba, Cundinamarca, Guainìa, Guaviare, Huila, La Guaijra (solo le municipa- lità di Albania,  Barrancas, Dibulla,  Distraccion,  El Molino, Fonseca, Hatonuevo, La Jagua del Pilar, Maicao, Manaure, Riohacha, San Juan del Cesar, Urumita e Villanueva), Magdalena, Meta, Norte de santander, Putumayo, Quindio, Risaralda, San Andrès e Providencia, Santander, Sucre, Tolima, Vau- pés e Vichada.
  • Altre malattie trasmesse da artropodi – Sono presenti la tripanosomiasi americana (malattia di Cha- gas) e la leishmaniosi cutanea, cutaneo-mucosa e viscerale. Il rischio di tripanosomiasi è presente nel- le aree rurali al di sotto dei 2500 metri nelle seguenti province: Boyaca, Caqueta, Cesar, Cuncinamarca, Guajira, Huila, Magdalena, Meta, Santander del Norte, Santander del Sur, Tolima, Valle del Cauca. Prin- cipali vettori: Rodnius prolixus, Triatoma dimidiata. Si possono verificare epidemie di encefalite virale e di dengue, mentre nelle zone montagnose sovente si riscontra il tifo da pidocchi. La bartonellosi  si riscontra nella Colombia sud-occidentale (600-2800 metri).
  • Diarrea del viaggiatore – Rischio elevato. Attenzione agli alimenti e Normix in valigia.
  • Altre malattie trasmesse dagli alimenti e dall’acqua – Sono estremamente diffuse e comprendono l’amebiasi, le malattie diarroiche le elmintiasi, l’epatite A, la febbre tifoide e la brucellosi.
  • Altre malattie – Segnalata la rabbia. Attenzione ai serpenti e alle sanguisughe. Nel sud del paese esiste un’elevata prevalenza (> 8%) di portatori del virus HBV, responsabile dell’epatite B. La paracoccidioidomicosi ha una alta trasmissione ed è endemica.  La coccidiomicosi  è invece localizzata in focolai.

 

VACCINAZIONI DA CONSIDERARE: quelle di routine, febbre gialla, epatite A, febbre tifoide e rabbia.

 

RISCHI PER LA SICUREZZA

Il Paese è tuttora caratterizzato da alti indici di violenza soprattutto connessi all’attività di gruppi armati illegali (FARC, ELN, neo-formazioni paramilitari), e alla criminalità comune ed organizzata (narcotrafficanti). I dati statistici indicano un certo miglioramento della situazione con una significativa diminuzione del numero di omicidi e sequestri. L’attività della guerriglia, soprattutto contro obiettivi militari, continua tuttavia nelle aree rurali del Paese.  La Farnesina sconsiglia di effettuare viaggi individuali e non organizzati (se non per motivi di lavoro) nelle zone rurali al confine con l’Ecuador (Nariño, Putumayo, Cauca, Caquetá) e con il Venezuela (Arauca, Norte de Santander, Cesar). Precarie sono le condizioni di si- curezza anche in altre zone del Paese quali: l’Urabá antioqueño, il Parque Nacional de La Macarena  (Dipartimento del Meta) e la regione geografica del Magdalena Medio. Sconsigliato anche recarsi a Buenaventura (Dipartimento del Valle), dove si trova il maggior porto colombiano della costa del Pacifico. Nel Paese sono attivi alcuni vulcani che possono riprendere la loro attività eruttiva, anche improvvisamente: in particolare, si segnalano il vulcano Galeras, nonché il vulcano Nevado del Ruiz, nel dipartimento di Caldas.