CAPITALE: Ankara – ALTITUDINE: 920 m

CERTIFICAZIONI RICHIESTE

HIV – Il test HIV viene richiesto a tutti gli stranieri che immigrano o che chiedono la residenza.

 

RISCHI PER LA SALUTE

  • Malaria – Un rischio limitato di malaria – esclusivamente da P. vivax – esiste da maggio ad ottobre incluso nelle province seguenti: Diyarbakir, Mardin e Sanliurfa. Casi sporadici sono stati riportati nel 2010 e nel 2011. Non c’è nessun rischio di malaria nelle principali aree turistiche nella parte occidentale e sud-occidentale del paese. Prevenzione raccomandata nelle aree a rischio: prevenzione delle punture di insetto più chemioprofilassi con clorochina.
  • Altre malattie trasmesse da artropodi – Si osservano nel paese focolai di leishmaniosi cutanea e viscerale (quest’ultima è presente solo nella parte sud-orientale). è presente il rischio di encefalite da zecche. Possono aver luogo il tifo murino e quello da zecche. Di tanto in tanto si manifesta la febbre ricorrente da zecche. Nel 2006 si è verificata una epidemia di febbre emorragica di Crimea-Congo.
  • Diarrea del viaggiatore – Rischio moderato.
  • Altre malattie trasmesse dagli alimenti e dall’acqua – Costituiscono un rischio importante per la salute del viaggiatore. Esiste il rischio di febbre tifoide e di epatite A. Sono state segnalate dracunculosi e teniasi; molto diffusa è la brucellosi ed esistono focolai di echinococcosi.
  • Altre malattie – Sono stati riscontrati il tracoma e la rabbia animale. L’epatite B è endemica. Camminan- do a piedi nudi è possibile contrarre l’anchilostomiasi. Bagnandosi in acque dolci è possibile contrarre la leptospirosi. Presenza di tubercolosi e difterite. Sono state riportate epidemie di turalemia. L’antrace è enzootica.

 

VACCINAZIONI DA CONSIDERARE: quelle di routine, epatite A, rabbia.

 

SICUREZZA

Le Autorità turche garantiscono rafforzate misure di sicurezza, in particolare a tutela dei turisti, e man- tengono un esteso  monitoraggio della situazione, ma non si può escludere il  verificarsi di attentati e/o  manifestazioni  pubbliche con possibili rischi per la sicurezza. In tutti i casi e su tutto il territorio  del Paese,  si raccomanda di evitare i  luoghi dove si svolgano  manifestazioni  politiche e le vicinanze delle  installazioni militari  e  delle  Forze  dell’ordine in  particolare nei  grandi centri  urbani dove persiste il rischio di attentati terroristici. Evitare i confini con la Siria. con l’Iran e con l’Iraq, Si informa che – a partire dal 1° febbraio 2012 – l’ingresso nel Paese per motivi turistici è consentito per un periodo massimo di 90 giorni nell’arco di 180 giorni. Non si richiede in questo caso un visto.