India

India

CAPITALE: Nuova Delhi – ALTITUDINE: 210 m

CERTIFICAZIONI RICHIESTE

Febbre gialla – Ogni persona (ad eccezione dei bambini di meno di sei mesi), proveniente per via aerea o marittima senza il certificato di vaccinazione viene isolata per un massimo di 6 giorni, se questa persona

1)  ha lasciato una zona con rischio di trasmissione di febbre gialla meno di 6 giorni prima del suo arrivo,

2)  se è transitata in una di quelle zone, fatta eccezione, per quei passeggeri e membri dell’equipaggio che, per tutta la durata del loro transito in un aeroporto situato in una zona con rischio di trasmissione di febbre gial- la, soggiornino negli edifici dell’aeroporto, posto che il medico dell’aeroporto consenta questa deroga,

3)  se è arrivata con una nave che ha lasciato o toccato un porto situato in una zona con rischio di trasmis- sione di febbre gialla meno di 30 giorni prima del suo arrivo in India, a meno che questa nave non sia stata disinfestata conformemente alla procedura stabilita dall’OMS,

4)  se è arrivata con un aereo che, essendosi trovato in una zona con rischio di trasmissione di febbre gialla, non sia stato disinfestato conformemente alle disposizioni del Regolamento di Sanità pubblica dell’India per la navigazione aerea, del 1954 o alle disposizioni raccomandate dall’OMS. I seguenti pa- esi sono considerati a rischio di trasmissione di febbre gialla:

  • Africa: Angola, Benin, Burkina Faso, Burundi,  Camerun,  Chad, Congo, Costa d’Avorio, Etiopia, Gabon, Gambia, Ghana, Guinea, Guinea Bissau, Guinea Equatoriale, Kenya, Liberia, Mali, Niger, Nigeria, Repub- blica Centroafricana, Repubblica Democratica del Congo, Ruanda,  Sao Tomé e Principe, Senegal, Sierra Leone, Somalia, Sudan, Togo, Uganda e Zambia.
  • America: Bolivia, Brasile, Colombia, Ecuador, Guyana, Guyana Francese, Panama, Perù, Suriname, Trini- dad e Tobago e Venezuela. Nota: Quando un caso di febbre gialla viene segnalato in un paese diverso da quelli sopra menzionati, tale paese viene considerato dal Governo dell’India come paese con rischio di trasmissione di febbre gialla ed aggiunto a questa lista.

 

RISCHI PER LA SALUTE

  • Malaria – Il rischio di malaria esiste tutto l’anno nell’intero paese al di sotto dei 2000 metri. Il 40-50% di tutti i casi è dovuto al P. falciparum, il resto a P. vivax. Non c’è trasmissione in parte degli stati di Hi- machal Pradesh, Jammu e Kashmir, e Sikkim. Il rischio di malaria falciparum e la farmacoresistenza so- no relativamente più alti negli stati del nord-est del paese, nelle isole Andamane e Nicobar, a Chhat- tisgarh, Gujarat, Jharkhand, Karnataka (ad eccezione della città di Bangalore), Madhya Pradesh, Maharashtra (ad eccezione delle città di Mumbai, Nagpur, Nasik e Pune), Orissa, e Bengala occidentale (ad eccezione della città di Calcutta). Riportata resistenza del P. falciparum  alla clorochina e alla sulfados- sina-pirimetamina. Prevenzione raccomandata: prevenzione delle punture di insetto più chemioprofi- lassi con l’associazione clorochina-proguanil.  Nelle aree a maggior rischio sopra elencate: prevenzio- ne delle punture di insetto più meflochina o doxiciclina o atovaquone/proguanil.
  • Encefalite giapponese – Esistono nel paese 50 siti sentinella.  La sorveglianza epidemiologica  è buona. Casi umani sono riportati da tutti gli stati eccetto Dadra, Daman, Diu, Gujarat, Himachal, Jammu, Kash- mir, Lakshadweep, Meghalaya, Nagar Haveli, Punjab, Rajasthan e Sikkin. La maggior parte dei casi di encefalite giapponese si verifica nel periodo che va da maggio a ottobre nel Nord del Paese. Nel Sud dell’India, in alcune aree, il rischio di trasmissione è presente tutto l’anno. I più alti tassi di malattia si verificano negli stati di Andhra Pradesh, Assam, Bihar, Goa, Haryana, Kamataka, Kerala, Tamil Nadu, Uttar Pradesh e Bengala Occidentale.
  • Chikungunya – la malattia è stata responsabile negli anni scorsi di oltre 1 milioni di casi.. Gli stati colpiti era- no Andhra Pradesh, isole Andaman e Nicobar, Tamil Nadu, Karnataka, Maharashtra, Gujarat, Madhya Praseh, Kerala e Delhi. I casi sospetti erano 752.245 nel Karnataka e 258.998 nelle province di Maharashtra.
  • Altre malattie trasmesse da artropodi – L’India resta un paese endemico per la peste. In India è diffusa la fi- lariosi e la leishmaniosi viscerale. Nel Rajasthan si riscontra la leishmaniosi cutanea. Sono stati segnalati casi di febbri ricorrenti da zecche e di tifo petecchiale. Possono aver luogo epidemie  di dengue.  La forma emor- ragica di tale malattia è stata segnalata nell’est del paese. Nelle zone boscose è presente la malattia della foresta di Kyasanur, causata un virus delle famiglia Togaviridae e gen. Flavivirus, veicolata da zecche.
  • Diarrea del viaggiatore – Rischio elevato. Adottare con scrupolo le norme di sicurezza alimentare e portare in valigia un farmaco come il Normix per utilizzarlo in caso di necessità.
  • Colera – Nel 2010 erano stati riportati 5.155 casi di colera e 9 decessi. Mancano dati nel 2011 e nel 2012.
  • Altre malattie trasmesse dagli alimenti e dall’acqua – è diffusa la febbre tifoide che sembra diventare sempre più resistente ai comuni antibiotici. Diffusa anche l’epatite A ed E (di cui vengono segnalate vaste epidemie). Si riscontrano anche la brucellosi, l’echinococcosi (idatidosi) e focolai di dracunculosi. La paragonimiasi è endemica (provincia Manpur), è pure presente la cisticercosi. Sono comuni anche le infezioni da amebiasi che possono causare anche ascessi epatici.
  • Poliomielite L’India è stato fino al 2011 uno dei quattro paesi dove la trasmissione di poliovirus selvaggio (WPV) non era mai stata interrotta. L’Uttar Pradesh e il Bihar, nel nord del paese, hanno contribuito per la qua- si totalità dei 464 casi di polio registrati nel 2009. La parte occidentale dell’Uttar Pradesh è una delle zone di trasmissione più intense del poliovirus nel mondo è storicamente l’epicentro di grandi epidemie di WPV1. Attualmente l’India NON è più un paese dove avviene trasmissione del virus selvaggio della polio.
  • Rabbia – La rabbia rappresenta in India un serio problema di sanità pubblica ed il viaggiatore internazionale ne deve tener conto. L’India ha la più alta incidenza di rabbia al mondo. Si stima che si verifichino 30-50.000 casi umani per anno. Nel paese i cani vagabondano in branco ovunque.
  • Altre malattie – L’India ha il primato mondiale anche dei casi di lebbra. In certe parti del paese è co- mune il tracoma. Nel paese esiste un’elevata prevalenza (> 8%) di portatori del virus HBV, responsabile dell’epatite B. Prestare attenzione ai serpenti. La tubercolosi  è endemica (l’incidenza annua è di 100-300 casi per 100.000 abitanti). Nel 2012 segnalati 134.752 casi di lebbra.  Si tratta del paese che ripor- ta il maggior numero di casi a livello mondiale.

 

VACCINAZIONI DA CONSIDERARE: quelle di routine, epatite A, febbre tifoide, encefalite giapponese, polio (richiamo) e rabbia.

 

SICUREZZA

Perdura il conflitto italo-indiano per la detenzione da due anni dei nostri marò, conflitto che potrebbe esacerbarsi. Il carattere indiscriminato degli attentati terroristici degli ultimi anni (tra i quali quello del 13 luglio 2011 a Mumbai e del 7 settembre 2011 a New Delhi), induce a prendere atto di un accresciuto livello di rischio. Recenti  episodi di  violenza sessuale   soprattutto  nei  confronti  di  donne (anche straniere) hanno provocato manifestazioni  di protesta in diverse città indiane negli ultimi mesi e il fenomeno sembra in costante  aumento in quanto si sono registrati numerosi casi. La  Farnesina  raccomanda  opportuna vigilanza, in particolare sui mezzi di trasporto e consiglia altresì di evitare luoghi isolati e di mantenere un abbigliamento adeguato alla tipologia dei luoghi visitati ed alla cultura ivi prevalente. Il nostro Ministero degli Esteri sconsiglia ai connazionali viaggi nelle zone interessate dalla guerriglia naxa- lita, in particolare le aree rurali degli Stati del West Bengal (distretto di West Midnapore), Bihar, Jharkhand, Chattisgarh, Orissa, Andra Pradesh e Maharashtra (distretti di Gadchiroli, Gondia, Chandrapur, Bhandara, Ya- vatmal e Nanded, nell’estremità orientale dello Stato).

Indonesia

Indonesia

CAPITALE: Jakarta  – ALTITUDINE: 10 m

CERTIFICAZIONI RICHIESTE

Febbre gialla – Il certificato di vaccinazione contro la febbre gialla è richiesto ai viaggiatori di età maggiore ai 9 mesi provenienti da Paesi con rischio di trasmissione di febbre gialla.

HIV – Non esiste una politica di controllo dello stato immunitario  rispetto all’HIV, ma ai visitatori trovati po- sitivi per l’HIV non verrà concesso il diritto al prolungamento del soggiorno.

 

RISCHI PER LA SALUTE

  • Malaria – Esiste un rischio di malaria tutto l’anno nella maggior parte delle aree delle 5 province orien- tali di East Nusa Tenggara, Maluku, Nord Maluku, Papua e West Papua. Nelle altre parti del paese, c’è un rischio di malaria in alcuni distretti, eccetto in Jakarta, nelle città ed aree urbane e all’interno delle aree delle principali località turistiche. Riportata resistenza del P. falciparum alla clorochina e alla sul- fadossina-pirimetamina. Riportata resistenza del P. vivax  alla clorochina. Riportata infezione umana da P.knowlesi nella provincia del Kalimantan. Prevenzione raccomandata nelle aree a rischio: prevenzione delle punture di insetto più meflochina o doxiciclina o atovaquone/proguanil.
  • Encefalite giapponese – È presumibile che l’infezione sia endemica in tutto il paese. Casi umani sono ri- portati durante tutto l’anno con un picco stagionale che varia a seconda dell’isola. Si sono verificati casi umani a Bali, Kalimantan, Java, Nusa Tenggara, Papua e Sumatra, tuttavia la sorveglianza epidemiolo- gica è molto carente.
  • Altre malattie trasmesse da artropodi – Sono diffuse la dengue (anche di tipo emorragico). Oltre 1000 casi di chikungunya si sono verificati nel periodo 2001-2007. Le filariosi sono endemiche in gran parte delle zone rurali del paese. Sono stati segnalati anche casi di febbre fluviale del Giappone, di febbre ricorrente e di tifo murino.
  • Diarrea del viaggiatore – Rischio elevato. Adottare con scrupolo le norme di sicurezza alimentare e portare in valigia un farmaco come il Normix per utilizzarlo in caso di necessità.
  • Colera – Nel 2008 erano stati riportati 1.007 casi con 27 morti (tasso di letalità 2,68%). Mancano i dati del 2010 e quelli del 2011.
  • Altre malattie trasmesse dagli alimenti e dall’acqua – Sono diffuse l’epatite A ed E di cui sono state segnalate epidemie. è molto diffusa anche la febbre tifoide anche negli abitanti delle principali città (Jakarta, Subaraya, ecc.). Possono manifestarsi anche dissenterie amebiche e bacillari; è comune la cisti- cercosi. Tra le elmintiasi, possono essere contratte la fasciolopsiasi (distomatosi intestinale) e la paragonimiasi (distomatosi polmonare).
  • Poliomielite – Nel paese è abbastanza recente la trasmissione di poliovirus selvaggio proveniente dai paesi endemici come l’India, il Pakistan, l’Afghanistan e la Nigeria.
  • Influenza aviaria da H5N1. Pur essendo ancora presenta la circolazione del virus dell’ influenza aviaria nel pollame, il numero di infezioni umane diminuisce. Il numero totale di casi di influenza umana da virus A/H5N1 in Indonesia è di 191 di cui 159 con esito fatale, 8 tutti fatali occorsi nel 2012.
  • HIV/AIDS – L’epidemia di HIV/AIDS è in espansione, prevalendo la trasmissione dell’infezione per via eterosessuale. Nella provincia del Papua i livelli di infezione da HIV sono 15 volte più alti rispetto alla media nazionale.
  • Rabbia Nel 2011 più di 100 morti, causati da rabbia, erano stati riportati a Bali. Casi di rabbia umana e animale sono stati confermati nei pressi di popolari destinazioni turistiche nel sud di Bali e in tutta l’isola. La CDC americana suggerisce ai viaggiatori di prendere precauzioni nei confronti della rabbia. Le seguenti attività pongono i viaggiatori a rischio: il lavoro dei veterinari che vengano a contatto con ani- mali randagi o senza storia di vaccinazione; passare molto tempo in aree rurali o partecipare ad attività come la bicicletta il camping o l’ascesa in montagna; toccare o giocare con gli animali; adottare animali con l’intenzione di portarli nel proprio paese.
  • Altre malattie – Attenzione ai morsi di serpenti. Nel paese esiste un’elevata prevalenza (> 8%) di portatori del virus HBV, responsabile  dell’epatite B. Vengono segnalate periodicamente  limitate epidemie di meningite meningococcica dovute ai sierogruppi W135 e B. La tubercolosi  è endemica (si stima che l’incidenza annua per 100.000 abitanti sia di 100-300  casi). La schistosomiasi è causata da S. Yaponi- cum (Sulawesi, Celebes). La prevalenza  di epatite C cronica nella popolazione è di 1-2,4%. Nel 2012 segnalati 18.994 casi di lebbra.

 

VACCINAZIONI DA CONSIDERARE: quelle di routine, epatite A, febbre tifoide, encefalite giapponese, polio (richiamo) e rabbia.

 

SICUREZZA

Negli ultimi mesi si è registrato un incremento dei casi di avvelenamento di turisti stranieri da ingerimento di bevande alcoliche contenenti metanolo, casi che, in più di un’occasione, hanno causato  il decesso dello straniero.  Le aree dove si sono verificati gli avvelenamenti sono le principali mete turistiche – Bali, Lombok ed isole Gili – alle quali si è aggiunta l’area di Sumatra Settentrionale – Lago Toba – dove ha recentemente  perso la vita per avvelenamento una turista inglese. La bevanda alcolica contraffatta viene commercializzata in bottiglie di marchi internazionalmente noti da parte di rivendite ufficiali. La Farnesina raccomanda, pertanto, di evitare il consumo di alcolici salvo che nelle strutture turistiche di alta fascia. Resta attuale il rischio di attacchi terroristici in tutto il territorio indonesiano, in particolare nella capitale Jakarta e nelle altre maggiori aree urbane. In vista delle elezioni politiche e del Capo dello Stato previste per la metà del 2014, è atteso un progressivo inasprirsi della competizione politica, che potrebbe sfociare anche in scontri di piazza o episodi di violenza.  La Farnesina raccomanda pertanto di tenersi lontani da manifestazioni politiche o di natura politico/religiosa. Numerosi incidenti ed affondamenti  suggeriscono estrema cautela nell’utilizzo di collegamenti via mare (traghetti e scafi). Nell’isola di Bali si è recentemente registrato un incremento degli episodi di effrazione e furto nelle strutture  turistiche. Restano attuali i rischi di tensione politica nella provincia autonoma di Banda Aceh. Turisti stranieri sono stati recentemente oggetto di attacchi nella Provincia di Papua, dove si assiste a un incremento drammatico di violenza legato alle tensioni separatiste nell’area. La legislazione indonesiana contro il traffico ed il consumo di sostanze stupefacenti è particolarmente severa, sia per i consumatori che per i trafficanti, e senza distinzioni tra droghe leggere e pesanti. Si è registrato negli ultimi mesi un numero crescente di incidenti stradali mortali nell’Isola di Bali, anche con il coinvolgimento di connazionali.  Si è registrata recentemente una forte ripresa dell’attività del vulcano Sinabung, nella provincia di Karo, in Sumatra Settentrionale.Nel Paese si verificano  spesso gravi calamità naturali (maremoti, terremoti, eruzioni vulcaniche ed alluvioni). Tutti ricorderanno il disastroso tsunami del 26 dicembre 2003 con quasi 300.000 vittime di cui buona parte in Indonesia, specie nell’isola di Sumatra.

Iran

Iran

CAPITALE: Teheran – ALTITUDINE: 1.150  m

CERTIFICAZIONI RICHIESTE

Febbre gialla – Il certificato di vaccinazione contro la febbre gialla è richiesto ai viaggiatori in provenienza da paesi con rischio di trasmissione di febbre gialla.

 

RISCHI PER LA SALUTE

  • Malaria – Un rischio limitato di malaria da P. vivax e P. falciparum, esiste da marzo a fine novembre nelle zone rurali delle province di Hormozgan, Kerman (zona tropicale) e nelle parte sud del Sistan-Baluchistan. Segnalata resistenza del P. falciparum alla clorochina e alla sulfadossina-pirimetamina. Prevenzione raccomandata: prevenzione delle punture di insetto più meflochina o doxiciclina o atovaquone/proguanil.
  • Altre malattie  trasmesse da artropodi – Si riscontra  la leishmaniosi cutanea.  Sono in aumento casi di leishmaniosi cutanea e viscerale e di febbre da simulidi e sono stati segnalati casi di febbri ricorrenti da zecche e febbre emorragica di Crimea-Congo.
  • Diarrea del viaggiatore – Rischio elevato. Adottare con scrupolo le norme di sicurezza alimentare e portare in valigia un farmaco come il Normix per utilizzarlo in caso di necessità.
  • Colera – Nel 2012 sono stati riportati 53 casi di colera. Nel 2011 erano stati 1.187 con 412 decessi (tasso di letalità 1,1%%).
  • Altre malattie trasmesse dagli alimenti e dall’acqua – Sono diffuse l’epatite A ed E (di cui vengono segnalate epidemie), la febbre tifoide, la giardiasi, le elmintiasi (particolarmente l’infezione da Fasciola hepatica dovuta all’ ingestione di piante acquatiche).
  • Altre malattie – Nel sud-ovest del paese esiste un focolaio di schistosomiasi (forma genito-urinaria). È comune il tracoma. Prestare attenzione agli animali rabidi e ai serpenti. Nel paese esiste un’elevata prevalenza (> 8%) di portatori del virus HBV, responsabile  dell’epatite B. Tubercolosi e difterite endemiche. Nel 2010 segnalati 46 casi di lebbra.

VACCINAZIONI DA CONSIDERARE: quelle di routine, epatite A, febbre tifoide, encefalite giapponese, polio (richiamo) e rabbia.

 

SICUREZZA

Le condizioni  generali  di sicurezza per i viaggiatori che intendano visitare i principali centri turistici del paese sono buone.  Si raccomanda  in ogni caso di adottare un comportamento improntato al rispetto delle usanze islamiche, oltre che alle comuni norme di prudenza. Si consiglia  di portare sempre con sé almeno la fotocopia delle pagine del passaporto con i dati personali, il visto iraniano (o il permesso di residenza) e il timbro di ingresso nel paese. In generale si raccomanda di recare con sé copia dei propri documenti e titoli di viaggio, conservando gli originali in albergo.

Sono assolutamente sconsigliati viaggi nelle regioni sud-orientali del Paese (Sistan Baluchistan, Khorassan meridionale, parte orientale della regione di Hormuzgan), dove si sono registrati in passato anche rapimenti di stranieri. Sconsigliati altresì i viaggi nelle zone ad est della città di Kerman, in particolare i trasferimenti nelle ore notturne via terra (in auto o altrimenti) a Bam.

Iraq

Iraq

CAPITALE: Baghdad – ALTITUDINE: 40 m

CERTIFICAZIONI RICHIESTE

Febbre gialla – Il certificato di vaccinazione contro la febbre gialla è richiesto ai viaggiatori provenienti da aree con rischio di trasmissione di febbre gialla.

HIV/AIDS – Il test HIV è obbligatorio per coloro che richiedono un permesso di residenza. Esistono infatti norme di legge che limitano l’ingresso e la residenza di persone HIV positive.

 

RISCHI PER LA SALUTE

  • Malaria – Un rischio limitato, esclusivamente da P. vivax, esiste da maggio a fine novembre soprattutto nelle aree del nord al di sotto dei 1500 m. (Province di Duhok, Erbil, Sulaimaniya). Nessun caso autoctono riportato dal 2009. Prevenzione raccomandata: prevenzione delle punture di insetto più chemio- profilassi con clorochina.
  • Altre malattie trasmesse da artropodi – In tutta la regione si osserva la leishmaniosi cutanea e nell’ area centrale quella viscerale. Possono aver luogo anche il tifo murino e il tifo da zecche; si può manifestare la febbre bottonosa ed anche la febbre ricorrente da zecche ed è stata segnalata pure la febbre emorragica di Crimea-Congo.
  • Diarrea del viaggiatore – Rischio elevato. Adottare con scrupolo le norme di sicurezza alimentare e por- tare in valigia un farmaco come il Normix per utilizzarlo in caso di necessità.
  • Colera – Nel 2012 si è verificata un’epidemia importante con 4693 casi. Il nord del paese ha conosciuto la seconda epidemia di colera in 5 anni. I primi casi si erano verificati nel settembre 2012 nei governatorati di Suliemanya e di Kirkuk. La maggioranza dei casi si è verificata a Suliemanya.
  • Altre malattie trasmesse dagli alimenti e dall’acqua – Oltre al colera sono presenti la febbre tifoide e l’epatite A ed E; segnalate la teniasi e la dracunculosi. Esistono focolai di echinococcosi. Anche la brucellosi è molto diffusa.
  • Altre malattie – Esistono focolai di schistosomiasi (forma genito-urinaria). Si riscontra ancora il tracoma, la rabbia animale. Nel paese esiste un’elevata prevalenza (> 8%) di portatori del virus HBV, responsabile dell’epatite B. Tubercolosi e difterite endemiche.
  • Conseguenze del conflitto bellico – Le stime indicano  che siano oltre 2 milioni gli iracheni che vivono in Giordania ed Egitto. Le loro necessità sanitarie sono coperte dai sistemi sanitari nazionali dei paesi ospitanti, ma il continuo fluire di sfollati ha un impatto rilevante sulla sanità pubblica di questi paesi. Le carenze maggiori si stanno verificando nei sistemi di informazione e sorveglianza, nell’approvvigionamento di vaccini a tutela della popolazione residente e immigrata.

 

VACCINAZIONI DA CONSIDERARE: quelle di routine, epatite A, febbre tifoide e rabbia.

 

SICUREZZA

Nel Paese si assiste da tempo a un netto peggioramento delle condizioni di sicurezza, dovuto sia alla recrudescenza della violenza settaria sia agli effetti della crisi siriana, che da tempo ha travalicato i confini iracheni. Le attività terroristiche su larga scala sono riprese anche nella capitale, dove si verificano attentati su base pressoché quotidiana. L’Iraq non può essere considerato una meta per il turismo e le condizioni del Paese non sono tali da consentirvi una permanenza al di fuori di un adeguato contesto di protezione. Viaggi al di fuori di tali contesti di sicurezza sono fortemente sconsigliati perché espongono a rischi concreti.

Israele

Israele

CAPITALE: Gerusalemme

CERTIFICAZIONI RICHIESTE

HIV/AIDS – Il test HIV viene richiesto ai lavoratori stranieri. Le persone HIV positive non possono entrare in  Israele.

 

RISCHI PER LA SALUTE

  • Malattie trasmesse da artropodi – Non costituiscono un serio pericolo per il viaggiatore. Casi di leishmaniosi cutanea sono stati osservati. Possono manifestarsi il tifo murino, il tifo da zecche e la febbre ricorrente da zecche.
  • Diarrea del viaggiatore – Rischio moderato. Adottare con scrupolo le norme di sicurezza alimentare e portare in valigia un farmaco come il Normix per utilizzarlo in caso di necessità.
  • Altre malattie trasmesse da- gli alimenti e dall’acqua – Comportano rischi importanti per la salute del viaggiatore.  Sono state segnalate la febbre tifoide e l’epatite A, così come  la teniasi. La brucellosi è diffusa ed esistono focolai di echinococcosi.
  • Altre malattie –  La  morbilità dovuta alle infezioni respiratorie acute, principalmente nei bambini di meno di 5 anni, è in aumento; il virus respiratorio sinciziale ha continuato a predominare. Epatite B ad endemicità intermedia (2-5% di portatori del virus HBV).

 

VACCINAZIONI DA CONSIDERARE: quelle di routine, epatite A e rabbia.

 

SICUREZZA

La situazione di sicurezza è stabile. É incrementato il livello di allerta nelle aree settentrionali del Paese. Si registrano saltuari lanci di colpi di mortaio o razzi da Gaza verso le aree meridionali del Paese. Non va però escluso il rischio di attentati terroristici in particolare nelle principali città. Informazioni aggiornate si trovano sul sito www.oref.org.il.

 

Kazakhstan

Kazakhstan

CAPITALE: Astana – ALTITUDINE: 356 m

CERTIFICAZIONI RICHIESTE

Febbre gialla – Il certificato di vaccinazione contro la febbre gialla è richiesto ai viaggiatori provenienti da aree con rischio di trasmissione di febbre gialla. HIV – I visitatori che soggiornano per più di 1 mese devono presentare un test HIV entro 10 giorni dall’arrivo.

 

RISCHI PER LA SALUTE

  • Malattie trasmesse da artropodi – Rischio di peste.
  • Diarrea del viaggiatore – Rischio elevato. Adottare con scrupolo le norme di sicurezza alimentare e portare in valigia un farmaco come il Normix per utilizzarlo in caso di necessità.
  • Altre malattie trasmesse dagli alimenti e dall’acqua – Sono comuni le altre diarree acquose, la dissenteria bacillare, la febbre tifoide, l’epatite A ed E (di cui si sono avute vaste epidemie) e le infezioni elmintiche. Un’elevata percentuale di popolazione è esposta al rischio di opistorchiasi. Vi può essere inoltre il rischio di giardiasi, echinococcosi e brucellosi.
  • Poliomielite – Nel 2010 è stato segnalato un caso di polio con inizio della paralisi il 12 agosto. Dal 28 marzo al 4 aprile 2011 sono state attuate campagne di vaccinazione supplementari.
  • Altre malattie – L’epatite B è endemica con alta percentuale di portatori, sono state segnalate epidemie di difterite. La prevalenza di epatite C è 1-2,4%. Anche la tubercolosi è endemica (100- 300 nuovi casi l’anno per 100.000 abitanti). Sono stati trovati alti tassi di farmacoresistenza nelle persone a cui è stata fatta diagnosi recente di tubercolosi.

 

VACCINAZIONI DA CONSIDERARE: quelle di routine, epatite A, febbre tifoide e rabbia.

 

SICUREZZA

Anche se la situazione del Paese è stabile, il Kazakhstan non può essere considerato del tutto immune da episodi di natura terroristica.

Le Autorità  di frontiera kazake applicano rigorosamente le delle norme in materia di immigrazione nei confronti degli stranieri in possesso di visto scaduto.