Ogni anno nel mondo 7,2 milioni di persone muoiono per infarto del miocardio. Il contrasto alla mortalità e alla morbilità per malattie cardiovascolari attraverso il controllo dei fattori di rischio ha prodotto una significativa riduzione di casi nei paesi occidentali, ma l’incidenza rimane pur sempre importante. La patologia cardiovascolare rappresenta, insieme agli incidenti, la principale causa di morte nei viaggiatori internazionali. Un soggetto sano può essere esposto ai rischi di traumatologia toracica durante incidenti automobilistici, di ischemia coronarica durante viaggi aerei o soggiorni ad alta quota, di bradicardia e aritmie durante immersioni subacquee, di miocarditi o pericarditi dovute ad infezioni da parte di virus, batteri o protozoi (come nella malattia di Chagas). Può subire l’influenza  di climi troppo caldi o troppo freddi.

Un soggetto portatore di malattie cardiovascolari (cardiopatia ischemica, diabete, ipertensione) può andare incon- tro a peggioramenti del proprio stato clinico in relazione a condizioni di ipossia, di climi estremi, di sforzi eccessivi. Il medico che consiglia il viaggiatore adulto, specie se questi ha una patologia cardiovascolare, deve fornire raccomandazioni atte a prevenire attacchi cardiaci in considerazione della gravità con cui possono manifestarsi, della difficoltà a ricevere interventi di pronto soccorso e della difficoltà di ricovero presso strutture mediche attrezzate. Nei cardiopatici e più in generale negli adulti, il medico dovrebbe dare le seguenti raccomandazioni.

  1. fare una visita cardiologica con ECG corredata se del caso a test da sforzo ed ecocardiogramma per valutare lo stato di salute e le capacità funzionali del sistema cardiovascolare,
  2. portare in viaggio copia dell’ultimo ECG ed altra documentazione attestante la patologia di base. Molto utile a questo proposito il Passaporto sanitario, documento che consente al medico straniero che si dovesse prendere cura del viaggiatore di conoscere i suoi precedenti anamnestici, eventuali allergie e terapie in corso,
  3. portare con sé scorte sufficienti a coprire l’intera durata del viaggio data la difficoltà nell’acquistarne nelle farmacie di paesi stranieri e la possibilità di acquistare farmaci contraffatti in paesi extra-europei,
  4. non esagerare con l’attività fisica per non sottoporre il cuore a sforzi eccessivi, soprattutto nei primi giorni di vacanza. Evitare ritmi di vita troppo intensi. Non alterare eccessivamente i ritmi veglia-sonno,
  5. verificare che nei luoghi di vacanza prescelti esistano strutture ospedaliere attrezzate come Unità di Terapia intensiva, centri impianto e controllo pace-maker. Annotare eventualmente indirizzi e numeri telefonici di tali presidi ed eventualmente di cardiologi del luogo,
  6. controllare ogni tanto la pressione sanguigna. Lo stress legato al viaggio aereo, l’altitudine, condizioni climatiche estreme, comportamenti alimentari scorretti ed altri fattori di rischio possono influire negativamente nel controllo della malattia ipertensiva e favorire l’insorgenza di complicazioni,
  7. il portatore di pace-maker deve munirsi della carta-dati relativa la modello, adeguatamente aggior- nata ed accertarsi che nella località ove si recherà esista un Centro di controllo pace-maker. Egli dovrà fare attenzione ai campi elettromagnetici dei metal-detector specie nei paesi in via di sviluppo,
  8. evitare località ad elevata altitudine per i potenziali effetti dell’ipossiemia sulla malattia di cui sono portatori.Sono pericolose in particolare le rapide ascensioni con funivie, teleferiche ed altri mezzi di trasporto. Se si è in altitudine consentire all’organismo l’acclimatazione evitando sforzi fisici nei primi giorni in alta quota.
  9. Chi sceglie località marine deve evitare esposizioni prolungate al sole. Climi caldo-umidi potrebbero favorire squilibri elettrolitici, specie in chi assume diuretici o potrebbero provocare patologie incluso il colpo di calore,
  10. I viaggiatori in Europa devono munirsi della tessera sanitaria che consente loro di usufruire delle stesse facilitazioni di cui godono i cittadini del paese ove si recano. Quando si viaggia in paesi stranieri, come gli Stati Uniti, è necessario munirsi di assicurazioni mediche che coprono i costi di un eventuale ricovero ospedaliero e del rimpatrio.