Responsabilità del medico

Il medico deve dunque impostare il programma di tutela della salute del viaggiatore sulla base della conoscenza, della situazione epidemiologica del paese ove questi si recherà. Le schede relative ai paesi forniscono a tal proposito informazioni aggiornate sui rischi sanitari cui può andare incontro il viaggiatore.

Il medico deve impostare il suo programma di prevenzione non solo sulla base della destinazione ma in relazione alla tipologia di viaggiatore ed a questo fine un intero capitolo è dedicato alle principali categorie di viaggiatori (bambini, anziani, donne gravide, militari, immigrati, ecc.).

I rischi di natura infettiva cui può andare incontro il viaggiatore possono essere catalogati in:

–     Malattie trasmesse per via alimentare

–     Malattie trasmesse da artropodi

–     Malattie trasmesse per via sessuale

–     Malattie trasmesse per via aerea

 

Alcune patologie possono essere prevenibili con la vaccinazione. Esse vengono descritte nel capitolo seguente. È  bene che il viaggiatore si rechi dal suo medico 4-6 settimane prima della partenza per dare tempo alla vaccinazione di conferire immunità e per testare la tolleranza agli antimalarici eventualmente prescritti. Programmare in anticipo un viaggio permette di preparare accuratamente tutta la documentazione sanitaria da portare con se e preparare con cura una farmacia da viaggio.

Nel colloquio con il viaggiatore occorre soffermarsi per sottolineare l’importanza del comportamento durante il viaggio in relazione alle patologie trasmesse con le diverse modalità. Per quanto riguarda il rischio delle malattie trasmesse con acqua ed alimenti il medico dovrà raccomandare le seguenti norme di sicurezza alimentare.

Responsabilità del viaggiatore

I viaggiatori possono ottenere una grande quantità di informazioni e di consigli da parte di medici per prevenire problemi sanitari all’estero. Tuttavia, i viaggiatori devono accettare il fatto che sono essi stessi responsabili della salute e sicurezza loro e delle persone che con loro viaggiano.

Il viaggiatore deve assumersi le seguenti responsabilità connesse al viaggio:

–     individuare ed accettare ogni tipo di potenziale rischio

–    ricercare consigli medici in tempi appropriati, preferibilmente 4-6 settimane prima del viaggio

–    seguire  con scrupolo  le raccomandazioni circa le vaccinazioni raccomandate, i medicamenti prescritti ed altre misure sanitarie

–     pianificare bene il viaggio prima della partenza

–    portare un kit medico e capirne l’uso

–     avere adeguata copertura assicurativa

–     assumere precauzioni sanitarie prima, durante e dopo il viaggio

–     ottenere una lettera del medico circa la prescrizione di farmaci, siringhe ed altro da portare con sé

–     tutelare la salute ed il benessere dei bambini con cui si viaggia

–     evitare di trasmettere malattie infettive contagiose ad altri durante e dopo il viaggio

–    segnalare  qualsiasi  malattia al ritorno, oltre ad ogni tipo di informazione su tutti i viaggi recenti

–     rispettare il paese ospitante e la sua popolazione. Il medico dovrà pertanto responsabilizzare il viaggiatore coinvolgendolo nella preparazione del viaggio e nell’assunzione di comportamenti adeguati durante il viaggio. E’ dovere principale di ogni viaggiatore quello di comportarsi correttamente durante il viaggio rispettando la legge ed i costumi dei paesi ove si reca e adottando comportamenti che non pregiudichino la salute e la dignità degli abitanti del paese straniero. Il viaggiatore italiano, in ogni parte del mondo, deve pensare sempre di essere ambasciatore del proprio Paese, della propria regione, della propria città e comportarsi in modo ineccepibile.

I rischi del viaggiatore

Fattori chiave nel determinare i rischi cui il viaggiatore é esposto sono:

  1. La destinazione: la situazione epidemiologica del paese che si intende visitare é la principale variabile da considerare ed é proprio per questo motivo che questo libro é stato scritto e viene consegnato ai medici di medicina generale ed ai servizi di igiene pubblica delle Asl.
  2. Lo stato di salute del viaggiatore: è il secondo fattore di rischio. Le persone che soffrono di malattie croniche devono richiedere un parere medico prima di programmare un viaggio. Le condizioni che comportano rischi per la salute durante un viaggio sono: le malattie cardiovascolari, il diabete mellito, una malattia tromboembolica  pregressa, malattie respiratorie croniche, l’immunodepressione  dovuta al cancro, a farmaci o ad infezione da HIV, l’epilessia, i disordini mentali severi, malattie renali croniche che richiedano la dialisi, malattie infiammatorie del tratto intestinale. Indipendentemente dalla presenza o meno di malattie croniche, sarebbe bene che qualsiasi viaggiatore facesse un check up prima della partenza includendo anche una visita dal proprio dentista.
  3. L’età, il sesso: anche l’età é importante. I bambini e gli anziani sono categorie a rischio per le specifiche necessità legate all’età biologica sia durante il volo aereo che durante l’esposizione a condizioni ambientali difficili, come l’altitudine o climi caldo-umidi. Va poi ricordato che il bambino insieme alla donna gravida, se contrae la malaria può facilmente avere un decorso maligno della malattia e proprio per questo motivo non dovrebbe essere mai portato dai genitori in aree malariche. Anche il sesso va considerato, non solo in considerazione dell’eventuale gravidanza, ma anche in funzione della fisiologia della donna.
  4. La durata del soggiorno: é un’altra variabile da considerare. è intuitivo che i rischi siano diversi per chi si reca in una capitale straniera per un viaggio d’affari o per un congresso e per chi deve soggiornare anche in aree rurali per motivi militari o per scopi umanitari.
  5. Lo scopo del viaggio: é collegato alla sua durata. Si può viaggiare per turismo, o per affari o per visite a parenti ed amici, per ragioni umanitarie, missioni militari, ecc. Secondo l’Organizzazione Mondiale del Turismo, 402 milioni di arrivi internazionali sul totale di 800 milioni di arrivi che si sono verificati nel 2006 sono avvenuti per motivi di turismo. I viaggi per affari hanno inciso per il 16% (125 milioni) mentre il 26% era dato da viaggi per altri motivi come la visita ad amici ed parenti, scopi religiosi, pellegrinaggi e cure mediche.
  6. L’itinerario: (visita alle sole città o anche a zone rurali e forestali) il medico deve sempre chiedere l’itinerario del viaggio per sapere quali aree del paese saranno visitate e per confrontare tali aree con la presenza o meno di rischi di malattie infettive endemiche o epidemiche. Inoltre, il rischio per chi visita solo le città principali é generalmente diverso da chi visita anche aree periferiche, forestali, rurali.
  7. La stagione dell’anno in cui viene effettuato: il periodo dell’anno in cui viene effettuato il viaggio ha la sua importanza. Il rischio malarico può avere in certi paesi un andamento stagionale ed essere presente solo in determinati periodi dell’anno, generalmente in concomitanza della stagione delle piogge. Va poi considerato che nell’emisfero nord e sud le stagioni sono invertite e durante l’estate in Australia ad es. vi può essere un rischio di influenza stagionale.
  8. Il comportamento del viaggiatore durante il viaggio é uno dei principali fattori di rischio – se non il principale in assoluto – in relazione al rischio di malattie trasmesse da alimenti, di malattie sessualmente trasmesse o di malattie trasmesse da artropodi. Il medico non deve pertanto mai stancarsi di raccomandare al viaggiatore comportamenti ispirati alla prudenza, al buon senso ed alla conoscenza delle modalità con cui si trasmettono le malattie infettive. Il comportamento del viaggiatore è ugualmente di fondamentale importanza per prevenire incidenti, sia stradali che negli hotel e negli stabilimenti balneari.
  9. Le condizioni igienico-sanitarie del paese: anche le condizioni igienico-sanitarie sia dell’alloggio, che dei ristoranti o delle mense, sia dell’ambiente circostante hanno una grande importanza nel determinare i livelli di rischio.
  10. La disponibilità dei farmaci: la salute in viaggio dipende anche dalla disponibilità di farmaci appropriati nella propria farmacia da viaggio e dalla possibilità di reperirne altri all’estero nelle strutture attrezzate per la distribuzione dei farmaci (farmacie, drugstores, ecc.).
  11. Il possesso di una documentazione sanitaria personale: è molto importante che il viaggiatore abbia con sè una documentazione sanitaria del proprio stato di salute e delle malattie avute in precedenza per facilitare il compito del medico straniero che dovesse prendersi cura di lui.
  12. La presenza o meno di strutture sanitarie e di assistenza medica di buona qualità: in caso di necessità di ricovero ospedaliero, la qualità della struttura ospedaliera, le condizioni di igiene, la dotazione in strutture diagnostiche e terapeutiche e la competenza del personale ospedaliero assumono la massima
  13. Il medico di medicina generale gioca un ruolo fondamentale nel successo o insuccesso di un viaggio poiché può dare al viaggiatore i consigli appropriati per impedire che il proprio assistito si ammali. Oltre a questo libro, il medico può raccogliere informazioni nei siti: www.travelmedicine.it, www.who.int, www.viaggiesalute.it e www.cdc.gov.
  14. Attraverso questa attività di counselling ed eventualmente attraverso una visita medica prima della partenza, il medico continuerà ad essere punto di riferimento per la salute, angelo protettore del proprio assistito anche all’estero. Ed é proprio così che il viaggiatore deve sentire il proprio medico. Una delle raccomandazioni più importanti che il medico deve fare al viaggiatore è quella di dotarsi di una farmacia da viaggio.

 

Malattie trasmesse da artropodi

Il viaggiatore deve tener conto inoltre delle malattie trasmesse da artropodi come la malaria, l’encefalite da zecche o l’encefalite giapponese e adottare misure di protezione individuale tra cui l’uso di insetto repellenti e di zanzariere.

Al tema della lotta alle malattie trasmesse da artropodi l’OMS ha voluto dedicare la Giornata Mondiale del 7 aprile 2014 adottando lo slogan: SMALL BITE, BIG THREAT proponendo ai viaggiatori una Boarding Pass che rammenti loro quali siano le misure di prevenzione più importanti per proteggersi da questa categoria di malattie.

 

Malattie sessualmente trasmesse

Per quanto riguarda il rischio di malattie sessualmente trasmesse va ricordato che il viaggiatore può essere esposto attraverso un comportamento inappropriato ad una serie di malattie dovute a virus, batteri ed altri agenti infettivi. Le principali  sono:

 

HIV/AIDS                           Virus dell’immunodeficienza umana

Epatite B                           Virus dell’epatite B

Sifilide                              Treponema pallidum

Gonorrea                           Neisseria gonorrhoeae

Infezioni da Clamidia       Chlamydia trachomatis

Tricomoniasi                    Trichomonas vaginalis

Cancro molle                   Haemophilus ducreyi

Herpes genitale              Herpes simplex virus (herpesvirus 2 alfa umano)

Verruche genitali            Papillomavirus umano

 

L’infezione si verifica durante rapporti sessuali non protetti (sia eterosessuali che omosessuali – vaginali, anali o orali). Alcune di queste infezioni come l’infezione da HIV, epatite B e sifilide possono anche passare da una madre infetta al feto o al nuovo nato e può essere trasmessa per trasfusione di sangue. L’epatite B e l’infezione da HIV possono anche essere trasmesse da prodotti contaminati come aghi e siringhe usati per iniezione e potenzialmente attraverso strumenti non sterilizzati usati per agopuntura, piercing e tatuaggio. Le infezioni sessualmente trasmesse possono causare malattie croniche e acute, infertilità, disabilità di lungo termine e morte con severe conseguenze mediche e psicologiche per milioni di uomini, donne e bambini. Oltre ad essere malattie serie in sè, le infezioni trasmesse sessualmente aumentano il rischio di contrarre e trasmettere l’infezione da HIV.

Si può prevenire il rischio di contrarre un’infezione sessualmente trasmessa astenendosi dall’avere rapporti sessuali con partners casuali o occasionali durante un viaggio. Il rischio può essere ridotto adottando pratiche sessuali più sicure come rapporti non penetrativi e l’uso corretto del condom.

Per ridurre il rischio di contrarre epatite B e HIV è essenziale evitare l’iniezione di farmaci per scopi non medici e soprattutto evitare qualsiasi scambio di aghi. Le trasfusioni  di sangue devono essere effettuate solo sulla base di chiare e forti indicazioni mediche per ridurre al minimo il rischio di trasmettere infezioni come sifilide, HIV e epatite B.

Iniezioni mediche, cure dentarie, piercing e tatuaggio, che usino aghi o lame non sterilizzati sono anch’esse una possibile fonte di infezione e devono essere evitate. Se si deve fare un’iniezione il viaggiatore deve provare ad assicurarsi che gli aghi e le siringhe provengano da un pacco sterile. I pazienti sotto terapia medica che richiedano frequenti iniezioni, es. i diabetici, devono fornirsi di una quantità sufficiente di aghi e siringhe per tutta la durata del loro viaggio, così come di un’autorizzazione del medico per il loro utilizzo.

Zimbabwe

Zimbabwe

CAPITALE: Harare  – ALTITUDINE: 1450  m

CERTIFICAZIONI RICHIESTE

Febbre gialla – Il certificato di vaccinazione contro la febbre gialla è richiesto ai viaggiatori provenienti da aree con rischio di trasmissione di febbre gialla.

RISCHI PER LA SALUTE

  • Malaria – Il rischio di malaria, principalmente da P. falciparum (>90% dei casi), esiste da novembre a fine giugno nelle zone al di sotto dei 1200 mt. e tutto l’anno nella valle dello Zambesi. In Harare e Bu- lawayo, il rischio è trascurabile. Segnalata resistenza alla clorochina. Prevenzione raccomandata: prevenzione delle punture di insetto più meflochina o doxiciclina o atovaquone/proguanil.
  • Altre malattie trasmesse da artropodi – Sono la principale causa di morbilità. Oltre alla malaria, sono diffuse diverse forme di filariosi.  Si verificano  casi di leishmaniosi cutanea e viscerale, specie nelle aree più secche. È segnalata in piccoli focolai isolati la tripanosomiasi africana (malattia del sonno). Si verificano casi di febbre ricorrente e di tifo da pidocchi, pulci e zecche. Riportate la febbre emorragica di Crimea Congo, la febbre da morso di zecca africana (R. africae), la febbre del Nilo Occidentale, la febbre della Valle del Rift e la dengue.
  • Diarrea del viaggiatore – Rischio elevato. Adottare con scrupolo le norme di sicurezza alimentare e portare in valigia un farmaco come il Normix per utilizzarlo in caso di necessità.
  • Colera – Nel 2011 sono stati riportati 1.220 casi con 2 decessi. Nel 2010 il paese aveva riportato 951 di cui 21 mortali (tasso di letalità del 2,21%). Negli anni precedenti in Zimbabwe si era verificata una delle più grandi epidemie mai riportate nella storia recente. L’epidemia aveva avuto inizio a metà agosto. Nel 2009 i casi riportati ufficialmente erano stati 68.153 con 2.706 morti (tasso di letalità 4%).
  • Altre malattie trasmesse dagli alimenti e dall’acqua – Sono diffuse le elmintiasi di origine alimentare, la giardiasi, la febbre tifoide e l’epatite A. Segnalati focolai isolati di dracunculosi.
  • HIV/AIDS – Lo Zimbabwe è tra i paesi dell’Africa Sub-Sahariana quello che ha una delle più estese epidemie di HIV/AIDS. Nel 2011, su una popolazione di 12,7 milioni di persone, lo Zimbabwe aveva 1.159.097 adulti e bambini che vivevano  con HIV/AIDS. Tuttavia si è osservato un declino nella curva epidemica (attraverso il sistema di sorveglianza delle donne gravide) a causa soprattutto dell’impiego della terapia antiretrovirale che ha coperto un numero crescente della popolazione  HIV infetta.
  • Altre malattie – Esistono focolai di schistosomiasi. Serbatoi animali di infezioni da virus Marburg sono stati identificati. Attenzione agli animali rabidi e ai serpenti. Nel paese esiste un’alta prevalenza (> 8%) di portatori del virus HBV, responsabile dell’epatite B. Endemicità elevata per la tubercolosi (incidenza maggiore di 300 nuovi casi l’anno per 100.000 abitanti). Presenza di leptospirosi ed antrace.

 

VACCINAZIONI DA CONSIDERARE: quelle di routine, epatite A e rabbia.

 

RISCHI PER LA SICUREZZA

In caso di viaggi in Zimbabwe si consiglia prudenza nelle zone centrali delle principali città (Harare, Bulawayo) e nelle aree rurali più remote per il possibile verificarsi di episodi di criminalità comune ai danni di turisti stranieri.  Le principali  località turistiche del Paese (Cascate Vittoria, Parchi naturali) sono invece relativamente  sicure. Il nostro Ministero consiglia, in generale, di adottare cautela negli spostamenti, soprattutto dopo il tramonto.

Le difficili condizioni di vita della maggior parte della popolazione hanno causato, negli ultimi anni, un au- mento degli episodi di criminalità (in particolare furti, scippi e violazioni di domicilio). Gli stranieri, considerati benestanti,  possono essere oggetto di attenzione da parte di malviventi nei pressi di alberghi, ri- storanti, centri commerciali e nelle aree turistiche. Non fotografare caserme, aeroporti e la residenza del Presidente.

 

Zambia

Zambia

CAPITALE: Lusaka  – ALTITUDINE: 1280  m

CERTIFICAZIONI RICHIESTE

Febbre gialla – è richiesto un certificato di vaccinazione contro la febbre gialla ai viaggiatori di età > a 9 mesi che arrivino da paesi con rischio di trasmissione di febbre gialla e ai viaggiatori  che siano transitati per un periodo > di 12 ore in un aeroporto di un paese con rischio di trasmissione di febbre gialla.

 

RISCHI PER LA SALUTE

  • Malaria – Il rischio di malaria, principalmente nella forma maligna (P. falciparum clorochino-resistente >90% dei casi), esiste per tutto l’anno nell’intero paese. Prevenzione raccomandata: prevenzione delle punture di insetto più meflochina o doxiciclina o atovaquone/proguanil.
  • Altre malattie trasmesse da artropodi – Sono la principale causa di morbilità. Si riscontrano  la leishmaniosi cutanea e viscerale ed è segnalata in piccoli focolai isolati la tripanosomiasi africana (malattia del sonno). Si verificano  casi di febbre ricorrente e di tifo da pidocchi, pulci e zecche. Focolai naturali di peste sono stati segnalati nel paese. Nuovi virus della famiglia Arenaviridae hanno portato a morte recentemente alcune persone come confermato dalla Special Pathogens Unit, National Institute for Communicable Disease (NICD) del National Health Laboratory Service in Johannesburg e delle branche degli Special Pathogens and Infectious Disease Pathology dei Centers for Disease Con- trol (CDC) di Atlanta.
  • Diarrea del viaggiatore – Rischio elevato. Adottare con scrupolo le norme di sicurezza alimentare e portare in valigia un farmaco come il Normix per utilizzarlo in caso di necessità.
  • Colera – Nel 2012 i casi di colera riportai dal paese sono stati 198, a fronte dei 330 casi con 7 decessi (tasso di letalità del 2,12%) riportati nel 2011. Nel 2010 i casi riportati erano stati 6.794 di cui 62 mortali.
  • Altre malattie trasmesse dagli alimenti e dall’acqua – Fortemente endemiche l’epatite A ed E, la febbre tifoide, la giardiasi e le elmintiasi. Focolai isolati di dracunculosi.
  • HIV/AIDS – Rimane alta la prevalenza nella popolazione. L’epidemia da HIV è generalizzata e non coinvolge solo gruppi specifici di popolazione. La maggior  parte della trasmissione  di HIV avviene  per contatto eterosessuale e per trasmissione materno-infantile  durante la gravidanza. La maggior  parte delle nuove infezioni negli adulti avviene in individui i cui partner avevano avuto rapporti eterosessuali casuali (37%).
  • Altre malattie – Sono presenti la schistosomiasi ed il tracoma. Attenzione agli animali rabidi e ai serpenti. Nel paese esiste un’alta prevalenza (> 8%) di portatori del virus HBV, responsabile dell’epatite B. Endemicità elevata per la tubercolosi e la difterite. L’antrace è iperendemico.

 

VACCINAZIONI DA CONSIDERARE: quelle di routine, epatite A, febbre tifoide, polio (richiamo) e rabbia.

 

RISCHI PER LA SICUREZZA

Sebbene le condizioni generali di sicurezza in Zambia siano abbastanza buone, si sono verificati recenti disordini nel centro della capitale  Lusaka. La criminalità è aumentata, seppure in maniera non allarmante, soprattutto nelle città e comunque sono rari gli episodi ai danni di turisti stranieri. Particolarmente severa è la legislazione contro l’uso e il traffico di sostanze stupefacenti. Anche il semplice possesso di medicinali e prodotti omeopatici contenenti sostanze proibite in Zambia può essere perseguito penalmente. Si raccomanda la massima attenzione su tale aspetto ed in caso di necessità si consiglia di dotarsi di un’opportuna prescrizione medica.