Il virus appartiene al genere Rubulavirus della famiglia paramixoviridae.  Gli esseri umani sono il solo ospite naturale conosciuto per il virus della parotite che è diffuso per contatto diretto o attraverso le goccioline del respiro espulse dal tratto respiratorio superiore di individui infetti.

La parotite epidemica è un’infezione virale che interessa primariamente le ghiandole salivari.Sebbene la parotite sia generalmente una malattia dell’infanzia di lieve entità, con un picco di incidenza che si verifica nella fascia di età 5-9 anni, il virus può colpire anche gli adulti e dare complicazioni come la meningite e l’orchite. L’encefalite e le sequele neurologiche permanenti sono complicazioni rare. Ad eccezione dei paesi con alta copertura di vaccini contro la parotite, l’incidenza annuale di parotite nella maggior parte del mondo è di 100-1000 casi per una popolazione di 100.000 con picchi epidemici ogni 2-5 anni.

Il vaccino viene dato generalmente in combinazione con quello contro morbillo e rosolia (MMR) a 15-18 mesi di età onde evitare una possibile interferenza con i persistenti anti-corpi materni. Una singola dose del vaccino anti-parotite, sia come singolo antigene o in combinazione, ha un’efficacia protettiva del 90/96%. La seconda dose viene somministrata a 4-6 anni.

I viaggiatori che non siano stati vaccinati contro la parotite sono a rischio.