CAPITALE: Islamabad – ALTITUDINE: 350 m

CERTIFICAZIONI RICHIESTE

Febbre gialla – É richiesto un certificato di vaccinazione contro la febbre gialla ai viaggiatori di età > a 9 mesi che arrivino da ogni parte di un paese dove c’è un rischio di trasmissione di febbre gialla e per i viaggiatori che siano transitati per un periodo > di 12 ore in un aeroporto di un paese con rischio di trasmissione di febbre gialla.

HIV – Gli stranieri che intendano stare per più di un anno devono produrre un test per l’HIV. In pratica questa richiesta è applicata solo ai visitatori provenienti da paesi con un’alta incidenza di positività per l’HIV.

 

RISCHI PER LA SALUTE

  • Malaria – Il rischio di malaria, dovuto a P. vivax e a P. falciparum, esiste tutto l’anno nell’intero paese al di sotto dei 2.000 metri. Segnalata resistenza del P. falciparum  alla clorochina e alla sulfadossina-pirimetamina. Prevenzione raccomandata: prevenzione delle punture di insetto più meflochina o doxici- clina o atovaquone/proguanil.
  • Febbre emorragica di Crimea-Congo (CCHF) – Il Ministero della sanità del Pakistan ha notificato all’OMS varie decine di casi di CCHF, anche mortali. Recentemente la trasmissione del CCHF si è espansa geograficamente.
  • Dengue – Le alluvioni nel Pakistan contribuiscono a produrre un numero sempre maggiore di casi. Negli anni scorsi, l’OMS aveva mobilitato esperti nella gestione clinica delle forme severe e nel campo del controllo dell’infezione.
  • Altre malattie trasmesse da artropodi – Si riscontrano la leishmaniosi viscerale e cutanea. Sono in aumento la febbre da simulidi e la febbre emorragica da zecche, quest’ultima presente in una zona rurale del distretto di Rawalpindi. Esiste un rischio stagionale di trasmissione di encefalite giapponese da maggio a ottobre. Sono stati riportati casi attorno a Karachi.
  • Diarrea del viaggiatore – Rischio elevato. Adottare con scrupolo le norme di sicurezza alimentare e portare in valigia un farmaco come il Normix per utilizzarlo in caso di necessità.
  • Colera – Nel 2012 sono stati notificati 144 casi. Nel 2011 erano stati notificati invece 527 casi . Il numero di casi riportati ufficialmente sottostima la reale situazione epidemiologica.
  • Altre malattie trasmesse dagli alimenti e dall’acqua – Sono particolarmente diffuse il e le altre diarree, la febbre tifoide, le elmintiasi, l’epatite A ed E di cui si segnalano vaste epidemie. Sono comuni anche infezioni  amebiche che possono causare ascessi epatici.
  • Poliomielite – Il Pakistan resta insieme alla Nigeria e all’Afghanistan uno dei tre paesi in cui non si è mai interrotta la trasmissione endemica di poliovirus selvaggi. Nei primi tre mesi del 2014 il Pakistan ha avuto il maggior numero di casi di polio al mondo. I casi continuano a salire anche perché la violenza ed il fanatismo religioso ha interrotto o ostacolato le operazioni di vaccinazione. Dal 1992, almeno 16 vaccinatori sono stati assassinati. Karachi, la città più popolosa del Pakistan, è ora l’area metropoli- tana dove non si è mai interrotta la trasmissione autoctona della polio.
  • Altre malattie – Nel paese esiste un’alta prevalenza (> 8%) di portatori del virus HBV, responsabile dell’epatite B. Il tracoma è comune in tutto il territorio. Fare attenzione ai serpenti e agli animali rabidi. La tubercolosi è endemica (si stima si verifichino 100-300 nuovi casi l’anno per 100.000 abitanti). Nel 2010 segnalati 396 casi di lebbra.

 

VACCINAZIONI DA CONSIDERARE: quelle di routine, epatite A, febbre tifoide, encefalite giapponese, polio (richiamo) e rabbia.

 

RISCHI PER LA SICUREZZA

Il livello di allerta in Pakistan resta particolarmente elevato per quanto riguarda possibili attentati, ai danni di installazioni governative e di sicurezza ma anche di luoghi pubblici, luoghi di culto ed interessi occidentali. E’ inoltre elevato il rischio di sequestri in tutto il Paese. Lo stato di allerta rimane particolarmente alto nella stessa capitale Islamabad, nonché a Karachi ed altre principali città del Paese, quali Peshawar e Quetta, dove anche recentemente si sono verificati sanguinosi atti terroristici. Restano in particolare sconsiglia- ti per gli elevatissimi rischi i viaggi nel Balochistan, nel Khyber-Pakhtunkhwa (ex NWFP), nelle aree tribali nonché in generale, nelle zone di confine con l’Afghanistan Nella città di Karachi, oltre ai frequenti attentati di matrice settaria si registra un sensibile aumento anche di episodi di criminalità comune, in particolare sequestri e rapine a mano armata ai danni di automobilisti, anche in pieno giorno e in aree della città più frequentate da stranieri. Evitare i luoghi di culto ed in generale i luoghi pubblici affollati, specie durante le festività, i giorni di preghiera ed i fine settimana, in cui si concentrano maggiormente gli attentati. La Farnesina raccomanda in ogni caso di mantenere un basso profilo, evitando comportamenti  che possano attirare attenzione o essere interpretati come lesivi del sentimento religioso o degli usi e costumi locali.