È dovuta a Borrelia burgdorferi, spirocheta di cui esistono differenti sierotipi. L’infezione è causata dalla puntura di zecche infette, adulte e allo stato di ninfe, del genere Ixodes. Molte specie di mammiferi pos- sono essere infettate. I cervidi costituiscono un serbatoio importante. La malattia ha generalmente il suo esordio in estate. Le lesioni cutanee che compaiono hanno forma rotondeggiante che si allarga, spesso con una zona centrale chiara. Febbre, brividi, mialgie e cefalea sono frequenti. Può seguire un interessamento meningeo. Complicazioni al sistema nervoso centrale e ad altri organi possono verificarsi settimane o mesi dopo l’esordio della malattia. L’artrite può svilupparsi entro due anni dall’esordio. Esistono focolai endemici per il morbo di Lyme nelle foreste dell’ Asia, nell’Europa centrale, orientale e nord-occidentale e negli USA. Il rischio è generalmente basso nei viaggiatori fatta eccezione per i campeggiatori, gli scalatori nei paesi o aree a rischio. Contro la malattia di Lyme non esistono per il momento vaccini. La forma di prevenzione migliore consiste nell’evitare aree infestate da zecche così come l’esposizione a zecche. Se si viene punti occorre rimuovere il più rapidamente possibile la zecca evitando di schiacciarla.