L’infezione da virus Nipah è una zoonosi virale emergente. Nei soggetti infetti, provoca una malattia grave che si manifesta con encefalite o come malattia respiratoria. Essa provoca  una malattia grave negli animali, specie i maiali, comportando significative perdite economiche per gli allevatori. Il virus Nipah è strettamente imparentato al virus Hendra. Si tratta di due membri del genere Henipavirs, nuova classe di virus della famiglia dei paramyxoviridae. Sebbene il virus Nipah abbia causato solo poche epidemie, esso infetta un gran numero di animali e causa severe malattie e morte nell’uomo che ne venga colpito. Il virus è stato identificato per la prima volta nel 1999 durante un’epidemia tra allevatori di maiali in Malaysia. Oltre che nei maiali, la malattia colpiva altri animali domestici come cavalli, cani, gatti, pecore e capre. Da allora vi sono state almeno 12 altre epidemie tutte nel Sud est Asiatico. Durante le epidemie in Malaysia e Singapore, la maggior parte delle infezioni umane risultavano dal contatto diretto con maiali ammalati o loro tessuti contaminati. Si pensa che la trasmissione avvenga attraverso goccioline del respiro o attraverso il contatto con i tessuti animali. Durante le epidemie del 2001-2008 in Bangladesh e India, il consumo di frutta o di succhi di frutta contaminati con la saliva o l’urina di pipistrelli è stata la più probabile fonte di infezione.

Durante le epidemie del 2005-2008 in Bangladesh, India, il virus Nipah è stato trasmesso di- rettamente da uomo a uomo quando persone non infette sono venute in stretto contatto con escrezioni e secrezioni di persone infette come saliva, urina, vomito e diarrea. In Siliguri, India, nel 2011 è stata riportata la trasmissione del virus all’interno di una struttura ospedaliera dove il 75% dei casi dell’epidemia si è verificato tra il personale dell’ospedale e i visitatori. Dal 2001 al 2008 in Bangladesh, la metà dei casi riportati era dovuto alla trasmissione inter-umana. Il quadro clinico delle infezioni umane varia da un’infezione asintomatica ad una encefalite fatale. Le persone infette sviluppano inizialmente sintomi simil-influenzali come febbre, cefalea, mialgia, vomito e mal di gola. Questo quadro iniziale può esser seguito da segni neurologici indicanti un’encefalite. In alcuni casi, la malattia si manifesta come polmonite atipica con severi sintomi respiratori. Nei casi estremi, la malattia progredisce verso il coma e la morte entro 24-48 ore. Il tempo di incubazione varia da 4 a 45 gg. Nei casi in cui il paziente sopravvive all’encefalite, può andare incontro a guarigione completa (80%) o a sequele neurologiche permanenti (20%). Contro il Nipah virus non esistono vaccini. La pulizia e la disinfezione degli allevamenti di maiali rappresenta una misura di sanità pubblica fondamentale di prevenzione.