Bosnia Erzegovina

Bosnia Erzegovina

CAPITALE: Sarajevo – ALTITUDINE: 520 m

CERTIFICAZIONI RICHIESTE

Nessun obbligo di vaccinazione per i viaggiatori internazionali.

 

RISCHI PER LA SALUTE

  • Malattie trasmesse da artropodi – Si osservano la leishmaniosi cutanea e viscerale. Nei territori boscosi e nelle aree rurali è frequente incontrare l’encefalite da zecche ed il morbo di Lyme. Entrambe sono trasmesse attraverso il morso di zecche infette. Il rischio è maggiore nel periodo primaverile-estivo e primo autunnale durante i quali le zecche sono più diffuse. Tra le malattie trasmesse da zecca (Hyaloma spp., Dermacentor, Rhipicephalus e Boophilus spp.) c’è anche la Febbre emorragica di Crimea-Congo causata da un virus appartenente alla famiglia delle Bunyaviridae. Il serbatoio è rappresentato da roditori selvatici, insettivori ed uccelli.
  • Diarrea del viaggiatore – Rischio moderato.
  • Altre malattie trasmesse dagli alimenti e dall’acqua – Riportati casi di epatite A, febbre tifoide e altre gastroenteriti.
  • Altre malattie – Epatite B ad endemicità intermedia (2-5% di portatori del virus HBV).

 

VACCINAZIONI DA CONSIDERARE: quelle di routine, epatite A, rabbia ed encefalite da zecche.

 

Botswana

Botswana

CAPITALE: Gaborone  ALTITUDINE: 1000  m

CERTIFICAZIONI RICHIESTE

Febbre gialla – è richiesto un certificato di vaccinazione contro la febbre gialla ai viaggiatori di età > ad 1 anno che arrivino da paesi con rischio di trasmissione di febbre gialla o che siano transitati per un periodo   > di 12 ore in un aeroporto di un paese con rischio di trasmissione di febbre gialla.

 

RISCHI PER LA SALUTE

  • Malaria – Un rischio non elevato di malaria, dovuto prevalentemente a P.falciparum (90%), esiste da novembre a maggio/giugno nel distretto Centrale e Nord-occidentale (incluso il parco nazionale Chobe). Riportata resistenza alla clorochina del P.falciparum. Prevenzione raccomandata nelle aree a rischio: prevenzione delle punture di insetto più meflochina o doxiciclina o atovaquone/proguanil.
  • Altre malattie trasmesse da artropodi – Riportati casi di febbre della Valle del Rift, febbre emorragica di Crimea-Congo e febbre ricorrente. Segnalate anche la febbre da morso di zecca africana (Rickettsia africae) la dengue, la febbre del Nilo Occidentale ed il tifo murino. Segnalata in passato la tripanosomiasi (malattia del sonno). La peste è enzootica e provoca casi sporadici.
  • Diarrea del viaggiatore – Rischio elevato. Adottare con scrupolo le norme di sicurezza alimentare e portare in valigia un farmaco come il Normix per utilizzarlo in caso di necessità.
  • Altre malattie trasmesse tramite gli alimenti e l’acqua – Molto diffuse in certe regioni l’epatite A, la febbre tifoide e paratifoide e l’amebiasi. Riportate epidemie di epatite E.
  • Altre malattie – Persistono focolai di schistosomiasi (bilharziosi) causata da S. mansoni, S. haematobium e S. mattheei. In alcune zone fare attenzione ai serpenti. Nel paese esiste un’elevata prevalenza (> 8%) di portatori del virus HBV, responsabile dell’epatite B. Endemicità elevata per la tubercolosi (più di 300 nuovi casi l’anno per 100.000 abitanti). Riportate epidemie di leptospirosi. La rabbia è provocata dal cane, dalla mangusta e da altri animali.

 

VACCINAZIONI DA CONSIDERARE: quelle di routine, epatite A, febbre tifoide e rabbia.

 

RISCHI PER LA SICUREZZA

Il paese è da ritenersi abbastanza sicuro. A coloro che intendano effettuare viaggi in fuoristrada nel delta dell’Okavango, il nostro Ministero consiglia di verificare di volta in volta, con l’Ente del Turismo del Botswana, la percorribilità delle piste. La regione  è, infatti, caratterizzata da itinerari scarsamente utilizzabili, in alcuni periodi dell’anno, a causa delle abbondanti piogge.

È pericoloso avventurarsi senza adeguato equipaggiamento  e guide specializzate nelle zone desertiche che coprono gran parte del territorio del Botswana. È inoltre rischioso guidare dopo il tramonto per la presenza di veicoli che circolano privi di fari; occorre fare attenzione ai camion che, in caso di guasto, sono a volte lasciati sul posto senza segnalazioni, nonché all’attraversamento di elefanti, gazzelle, bufali e giraffe.

Si invita inoltre a valutare con opportuna prudenza le offerte di organizzazione di “safari” che non provengano da agenzie conosciute e specializzate nel settore.

 

Brasile

Brasile

CAPITALE: Brasilia – ALTITUDINE: 1000  m

CERTIFICAZIONI RICHIESTE

Nessun obbligo di vaccinazione per i viaggiatori internazionali.

 

RISCHI PER LA SALUTE

  1. Malaria – Negli stati al di fuori dell’ Amazzonia Legale il rischio di trasmissione della malaria è trascurabile o non esistente. Il rischio di malaria – P. vivax (84%), P. falciparum (15%), infezioni miste (1%) – è presente nella maggior parte delle aree forestali al di sotto dei 900 metri all’interno dei 9 stati della regione chiamata “Amazzonia legale” (Acre, Amapá, Amazonas, Maranh~ao (parte occi- dentale), Mato Grosso (parte settentrionale), Parà (ad eccezione della città di Belém) Rondônia, Ro- raima e Tocantins (parte occidentale). L’intensità della trasmissione varia da municipalità a munici- palità, ma è più alta nelle aree di giungla delle miniere, così come nelle abitazioni agricole realizza- te da meno di 5 anni, e in qualche area periferica urbana di Cruzeiro do Sul, Manaus e Porto Velho. La malaria è presente anche alla periferia di grandi città come Boavista, Macapá, Maraba, Rio Branco e Santarém. Riportata polifarmaco – resistenza al P.falciparum. Riportata resistenza del P. vivax alla clorochina. Prevenzione raccomandata nelle aree a rischio: prevenzione delle punture di insetto più meflochina o doxiciclina o atovaquone/proguanil.

 

  • Febbre gialla – Il Brasile ha una copertura vaccinale contro la febbre gialla nelle aree endemiche del60,5%. Nel 2011 alcuni casi sono stati identificati nel dipartimento di Parà. La cartina  relativa alla di- stribuzione geografica della malattia indica le aree a rischio. La vaccinazione  è raccomandata per tutti i viaggiatori di età > a 9 mesi di età che visitino le seguen- ti aree: gli interi stati di Acre, Amapà, Amazones, Distrito Federal (inclusa la capitale Brasilia), Goias, Maranhao, Mato Grosso, Mato Grosso do Sul, Minas Gerais, Parà, Rondônia Roraima, Tocantins e de- terminate aree dei seguenti Stati: Bahia, Paranà, Piauì, Rio Grande do Sul, Santa Catarina, e Sao Pau- lo. La vaccinazione  è raccomandata anche per i viaggiatori che visitino le cascate di Iguazu.  La vac- cinazione non è raccomandata per il viaggio nelle seguenti città costiere: Rio de Janeiro, Sao Paulo, Salvador, Recife e Fortaleza.

 

  • Dengue – Epidemie  importanti si sono verificate negli anni scorsi. A Rio de Janeiro la den-3 è stata il sierotipo circolante predominante per gli scorsi 5 anni da quanto la maggiore epidemia di den-3 si è verificata nel 2002. A Rio de Janeiro ha circolato anche la den-2; ciò ha causato un incremento di casi di dengue severa nei bambini e circa il 50% delle morti sono stati bambini da 0 a 13 anni di età.

 

  • Malattie trasmesse da artropodi – La Malattia di Chagas il rischio è presente nelle aree rurali dei se- guenti stati: Rio Grande do Sul, Santa Caterina, Parana, Sao Paulo,  Rio de Janeiro, Mato Grosso do Sul, Minas, Gerais, Goias, Bahia, Pernambuco.  Principali  vettori: Panstrongylus megistus, Triatoma infe- stans, Tratoma rubrofasciata. Gli insetti sono localmente conosciuti  come barbeiros.  La leishmanio- si viscerale è frequente nel nord-est del Brasile e meno frequente nelle restanti aree. Endemica in al- cuni focolai isolati nelle zone rurali e nel nord del paese è l’oncocercosi. Le punture  di simulidi, vettori dell’oncocercosi, possono trasmettere altre filariosi e provocare spiacevoli reazioni emorragiche, anche gravi. In alcune zone è endemica la filariosi Bancrofti.

 

  • Diarrea del viaggiatore – Rischio elevato. Attenzione agli alimenti e Normix in valigia.

 

  • Altre malattie trasmesse dagli alimenti e dall’acqua – Per i viaggiatori esiste un rischio di epatite A e di febbre tifoide. Diffuse sono l’amebiasi e le elmintiasi (in particolare la Phagicola dovuta ad ingestione del pesce d’acqua dolce).

 

  • Altre malattie – Diffusa è la schistosomiasi. Segnalata la rabbia trasmessa in alcune zone da certe specie di pipistrelli. É stata documentata la sindrome polmonare causata da Hantavirus. Riportati ca- si di peste umana. La meningite meningococcica si manifesta in occasione di episodi epidemici. Il Brasile è al secondo posto mondiale nella segnalazione di casi di lebbra. Attenzione ai serpenti e al- le sanguisughe. Nelle regioni amazzoniche esiste un’elevata prevalenza (> 8%) di portatori del virus HBV, responsabile dell’epatite B. La tubercolosi  è endemica. La paracoccidioidomicosi  è endemica ed ha una alta trasmissione.  La coccidiomicosi  è invece localizzata in piccoli focolai. Nel 2012 segnalati 33.303 casi di lebbra.

 

 

VACCINAZIONI DA CONSIDERARE: quelle di routine, febbre gialla, epatite A, febbre tifoide e rabbia.

 

SICUREZZA

Nel giugno-luglio 2014 il Brasile ospiterà i campionati mondiali di calcio. I rischi individuali e assetti di sanità pubblica legati alle organizzazioni di grandi eventi sono descritti a pag. 104 alla voce radu- ni di massa. Si raccomanda particolare  prudenza alla guida di un veicolo, in particolare di mantenere i finestrini chiusi specie quando fermi al semaforo ed evitare di parlare al cellulare.  Si consiglia,  inol- tre, di adottare una condotta ed un abbigliamento ispirati a sobrietà, evitando in particolare di esibire gioielli e articoli di lusso come orologi e cellulari.  Le Autorità brasiliane sono impegnate in una politica di bonifica e recupero delle aree urbane più degradate delle grandi città (“favelas”, soprattutto a Rio de Janeiro), aree che vanno assolutamente evitate. Si segnala  inoltre che le Autorità brasiliane pre- vedono sanzioni della massima severità per reati connessi alla prostituzione, specie minorile, e all’u- so e traffico di sostanze stupefacenti.  Relazionarsi con i predetti ambienti e fenomeni può,in Brasile,avere conseguenze di estrema gravità.

 

Brunei Darussalam

Brunei Darussalam

CAPITALE: Bandar Seri Begawan – ALTITUDINE: 0 m

CERTIFICAZIONI RICHIESTE

Febbre gialla – É richiesto un certificato di vaccinazione contro la febbre gialla ai viaggiatori di età > ad 1 anno che arrivino da paesi con rischio di trasmissione di febbre gialla o che siano transitati per un periodo   > di 12 ore in un aeroporto di un paese con rischio di trasmissione di febbre gialla.

HIV/AIDS – Il test HIV deve essere presentato da tutti coloro che richiedono un permesso di lavoro. Esistono infatti norme di legge che limitano l’ingresso, il soggiorno o la residenza di persone HIV positive.

 

RISCHI PER LA SALUTE

  • Malaria – Riportata infezione umana da P. Knowlesi.
  • Encefalite giapponese– La prossimità ad altre aree endemiche e la presenza del vettore fanno pensare che sia probabile la trasmissione del virus. Il rischio di trasmissione esiste probabilmente durante tutto l’anno. Non esiste alcuna sorveglianza epidemiologica di questa malattia nel paese e pertanto non si hanno dati sul numero annuale di casi.
  • Altre malattie trasmesse da artropodi – Sono diffuse in tutto il paese. Epidemie di dengue e di dengue emorragica si possono verificare nelle zone urbane e rurali. Casi di febbre fluviale del Giappone (tifo delle foreste) sono stati segnalati in alcune zone disboscate.
  • Diarrea del viaggiatore – Rischio elevato. Adottare con scrupolo le norme di sicurezza alimentare e portare in valigia un farmaco come il Normix per utilizzarlo in caso di necessità.
  • Colera – Nel 2011 sono stati riportati 3 casi di colera importati.
  • Altre malattie trasmesse dagli alimenti e dall’acqua – Si possono manifestare l’epatite A, la febbre tifoide, le diarree acquose, le dissenterie amebiche e bacillari. Tra le altre elmintiasi può essere contratta la fasciolopsiasi (distomatosi intestinale) e la paragonimosi. In tutta la regione può manifestarsi sporadicamente la melioidosi.
  • Altre malattie – Tra gli altri rischi si segnalano la rabbia, i morsi di serpenti e le sanguisughe. Alta endemicità per l’epatite B e la tubercolosi (si stima che l’incidenza annua sia di 100-300 casi per 100.000 abitanti). La prevalenza di Epatite C cronica nella popolazione è di 1-2,4%.

 

VACCINAZIONI DA CONSIDERARE: quelle di routine, epatite A, febbre tifoide, encefalite giapponese e rabbia.

 

SICUREZZA

Non esistono zone a rischio. Si raccomanda  di avere un comportamento rispettoso degli usi, costumi e del- la religione locali, evitando il consumo in pubblico di alcolici o di fumare in pubblico durante periodi particolari o ricorrenze religiose quali il Ramadan.

Bulgaria

Bulgaria

CAPITALE: Sofia  – ALTITUDINE: 570 m

CERTIFICAZIONI RICHIESTE

Nessun obbligo di vaccinazione per i viaggiatori internazionali.

HIV  – Gli stranieri che rimangono per più di un mese devono sotto- porsi al test per l’HIV entro 72 ore dal loro arrivo.

 

RISCHI PER LA SALUTE

  • Malattie trasmesse da artropodi – Nei territori boscosi e nelle aree rurali è frequente incontrare l’encefalite da zecche ed il morbo di Lyme. Tra le malattie trasmesse da zecca c’è anche la Febbre emorragica di Crimea-Congo causata da un virus appartenente alla famiglia delle Bunyaviridae, genere Nairovirus.
  • Diarrea del viaggiatore – Rischio moderato.
  • Altre malattie trasmesse dagli alimenti e dall’acqua – Frequenti durante i mesi estivi e autunnali sono le dissenterie bacillari, altre diarree e la febbre tifoide. Può verificarsi l’echinococcosi (idati- dosi).
  • Altre malattie – Esiste la rabbia animale. Sono risultate coinvolte nove delle 28 regioni del paese (Michailovgrad, Vrtsa, Pleven, Veliko, Tarnovo, Targoviste, Ruse, Razgrad, Gabrovo e Lovetch) tutte situate nel nord della Bulgaria, nella parte occidentale e centrale della valle del Danubio. La rabbia era stata messa in evidenza con il metodo dell’immunofluorescenza nei seguenti animali: volpi, lupi, cani, gatti, bovini, montoni e capre. Nel paese esiste un’elevata prevalenza (> 8%) di portatori del virus HBV, re- sponsabile dell’epatite B. Riportati casi di istoplasmosi.

 

VACCINAZIONI DA CONSIDERARE: quelle di routine, epatite A, ed encefalite da zecche.

 

SICUREZZA

La situazione politico-sociale  è caratterizzata da diffuse tensioni antigovernative nelle principali città della Bulgaria, che tuttavia hanno conservato sinora carattere pacifico. Un attentato terroristico ha avuto luogo all’aeroporto di Burgas nell’luglio 2012, nel quale hanno perso la vita 5 cittadini israeliani e un bulgaro; da allora tuttavia non ci sono stati episodi analoghi. Per quanto concerne i fenomeni della microcriminalità (scippi, furti di denaro e documenti), continuano a registrarsi diversi episodi nei confronti degli stranieri, soprattutto turisti, ed in particolare nella capitale Sofia e nelle zone costiere durante il periodo estivo. Nu- mero di persone che parlano lingue straniere  veicolari. Si sconsiglia di affrontare lunghi percorsi extraurbani nelle ore serali e notturne, in particolare con veicoli di lusso o con targhe estere.

Burkina Faso

Burkina Faso

CAPITALE: Ouagadougou – ALTITUDINE: 320 m

CERTIFICAZIONI RICHIESTE

Febbre gialla – Richieste del Paese: Il certificato di vaccinazione contro la febbre gialla è richiesto a tutti i viaggiatori d’età superiore ad un anno.

 

RISCHI PER LA SALUTE

  • Malaria – Il rischio di malaria, principalmente da P. falciparum (80%), esiste tutto l’anno in tutto il paese ed è alto. Segnalata resistenza alla clorochina e alla sulfadossina-pirimetamina.  Prevenzione raccomandata: prevenzione delle punture di insetto più meflochina o doxiciclina o atovaquone/proguanil.
  • Febbre gialla: Il Paese rientra tra i Paesi con trasmissione di febbre gialla. Pertanto la vaccinazione è raccomandata per tutti i viaggiatori di età > a 9 mesi.
  • Altre malattie trasmesse da artropodi – Sono diffuse diverse forme di filariosi e focolai endemici di oncocercosi (cecità dei fiumi). Si riscontrano, a volte, la leishmaniosi cutanea e viscerale, in particolare nelle zone più secche. La tripanosomiasi africana (malattia del sonno) è segnalata in piccoli focolai isolati. Frequenti casi di febbre ricorrente, tifo da pidocchi, pulci e zecche. Esistono, inoltre, malattie virali che si presentano sotto forma di febbri emorragiche gravi, trasmesse da zanzare, flebotomi, zecche ed altri vettori.
  • Diarrea del viaggiatore – Rischio elevato. Adottare con scrupolo le norme di sicurezza alimentare e portare in valigia un farmaco come il Normix per utilizzarlo in caso di necessità.
  • Colera – Nel 2012 sono stati dichiarati ufficialmente 143 casi con 7 decessi ( tasso di mortalità del 4.9%) Negli anni passati il paese era stato colpito da importanti epidemie che avevano interessato anche la capitale Ouagadogou.
  • Altre malattie trasmesse tramite gli alimenti e l’acqua – Fortemente endemiche. Diffuse sono anche le elmintiasi di origine alimentare, la giardiasi, la febbre tifoide e l’epatite A ed E.
  • Poliomielite – Anche negli ultimi 6 mesi si sono registrati casi di poliomielite. Le caratteristiche genetiche dei poliovirus identificati sono simili a quelli circolanti nel nord della Nigeria.
  • Meningite meningococcica – Il Burkina Faso ha registrato il più alto numero di casi della stagione epidemica 2012 in Africa, riportando 5987 casi dal 1° gennaio al 1° luglio 2012 con 639 decessi (tasso di letalità del 10,7%).  La maggioranza (64%) dei casi confermati  era dovuta al N.m. W135, mentre il 21% era dovuta allo S. pneumoniae, il 12% a N.m.  X e il 2% ad Haemophilus Influenzae type B (Hib). Non sono stati registrati casi di N.m. A. Si è trattato della seconda più grande epidemia da N.m. W135 mai registrata nel paese dalla estesa epidemia da W135 del 2002.  Tra i paesi della cintura meningococcica il Burkina  Faso resta uno dei più colpiti da epidemie.
  • Altre malattie – È presente la schistosomiasi. Diffuso è il tracoma e a volte si verificano casi di febbri emorragiche da arenavirus, spesso mortali. Nel paese esiste un’elevata prevalenza (> 8%) di portatori del virus HBV, responsabile dell’epatite B. Endemicità elevata per la tubercolosi e la difterite. Segnalate anche la rabbia, la leptospirosi, la febbre Q e l’antrace. Nel 2010 segnalati 320 casi di lebbra.

 

VACCINAZIONI DA CONSIDERARE: quelle di routine, febbre gialla, epatite A, febbre tifoide, richiamo per la polio, meningite meningococcica e rabbia.

 

RISCHI PER LA SICUREZZA

La situazione  politica pare stabilizzata, in particolare nella capitale Ouagadougou dopo i gravi turbamenti dell’ordine pubblico avvenuti nell’aprile del 2011, con l’ammutinamento di molti reggimenti, incluso quello della Guardia Presidenziale e della Polizia di Stato. Tuttavia in un contesto di latente malcontento sociale, non si può escludere una recrudescenza dei movimenti di contestazione.  Il nostro Ministero consiglia inoltre di tenersi costantemente informati sulla situazione socio-politica attraverso i mass media locali ed internazionali e di attenersi alle misure di sicurezza impartite dalle Autorità locali. Da evitare la zona nord del Paese comprendente i tre centri di Gorom-Gorom, Djibo e Dori dove, in caso di transito o presenza necessaria (solo per scopi umanitari), la scorta é obbligatoria. Sono considerate zone a rischio le Province di Oudalan e Seno; tutta l’area (estesa per una ventina di chilometri) situata a nord delle località di Oursi e di Markoye, a ridosso delle frontiere con Niger e Mali.