Corea del sud (Repubblica di Corea)

Corea del sud (Repubblica di Corea)

CAPITALE: Seoul  – ALTITUDINE: 0 m

CERTIFICAZIONI RICHIESTE

Nessun obbligo di vaccinazione per i viaggiatori internazionali.

HIV – Le persone che lavorano nel mondo dello spettacolo e dell’intrattenimento (atleti inclusi) e che soggiornino per più di 90 giorni devono produrre un certificato per l’HIV, eseguito nel loro paese d’origine o in Corea stessa. Coloro che viaggiano con moglie sono esclusi da tale obbligo.

 

RISCHI PER LA SALUTE

  • Malaria – Un rischio limitato di malaria, dovuto esclusivamente a P. vivax, esiste soprattutto nelle aree settentrionali delle province di Gangwon-do Gyeonggi-do ed a Incheon City (verso la Zona Demilitarizzata  DMZ). Prevenzione raccomandata:  solo prevenzione delle punture di insetto.
  • Encefalite giapponese La maggior parte dei casi viene riportata da maggio a ottobre. Un grande numero di casi umani era riportato prima che fosse introdotta la vaccinazione nella popolazione (metà degli anni ottanta). Il maggior numero dei casi viene riportato dalle province meridionali. Il vaccino non è routinariamente raccomandato per viaggi limitati Seoul ed altre città maggiori. Esiste un programma di sorveglianza epidemiologica  su base nazionale.
  • Altre malattie trasmesse da artropodi – Sono segnalate le filariosi da Wuchereria bancrofti e da Brugia malayi. Endemica è la febbre emorragica con sindrome nefrosica (febbre emorragica di Corea, trasmessa da roditori) e si possono verificare epidemie di dengue. Casi sporadici  di febbre fluviale del Giappone (tifo delle foreste).
  • Diarrea del viaggiatore – Rischio basso.
  • Altre malattie trasmesse dagli alimenti e dall’acqua – Tra le infezioni da trematodi sono segnalate quelle da Neodiplostomum e da Gymnophalloides. Quest’ultima è causata dall’ingestione di ostriche crude. Sono stati riportati casi sporadici di anisachiasi.
  • Altre malattie – Epatite B ad endemicità intermedia (2-5% di portatori del virus HBV). L’incidenza stimata di tubercolosi è di 50-100 casi annui per 100.000 abitanti. La leptospirosi rappresenta un rischio nella parte meridionale del paese. Infezioni da Hantavirus che causano febbre emorragica hanno rap- presentato un problema di sanità pubblica per gli abitanti delle aree rurali.

 

VACCINAZIONI DA CONSIDERARE: quelle di routine, epatite A, febbre tifoide, encefalite giapponese e rabbia.

 

SICUREZZA

Non esistono zone a rischio. L’area di demarcazione tra le due Coree (38° parallelo), norma non accessibile ai turisti, eccetto nel punto di frontiera di Panmunjon, può essere visitato nell’ambito di escursioni di gruppo. Cautela anche a Sud del “Northern District to the Civilian Control Line” una striscia ampia che va da 5 a 20 chilometri il cui accesso è sottoposto ad autorizzazione.

Emirati Arabi Uniti

Emirati Arabi Uniti

CAPITALE: Abu  Dhabi  – ALTITUDINE: 10 m

CERTIFICAZIONI RICHIESTE

Nessun obbligo di vaccinazione per i viaggiatori internazionali.

HIV/AIDS – Richiesta obbligatoria del test HIV per gli stranieri che richiedono permessi di residenza. A coloro trovati HIV positivi verrà rifiutato il permesso di entrare.

 

RISCHI PER LA SALUTE

  • Malattie trasmesse da artropodi – Tali malattie non costituiscono un grande pericolo per il viaggiatore. In tutta la regione si osserva la leishmaniosi cutanea e di tanto in tanto può manifestarsi la febbre ricorrente da zecche. Segnalati anche il tifo murino ed il tifo da zecche.
  • Diarrea del viaggiatore – Rischio moderato.
  • Altre malattie trasmesse dagli alimenti e dall’acqua – Segnalati casi di epatite A e febbre tifoide. Sono stati segnalati casi di dracunculosi e di teniasi; la brucellosi è molto diffusa ed esistono focolai di echinococcosi.
  • INFEZIONE DA CORONAVIRUS (Mers-CoV): Il 3 febbraio 2014, gli Emirati Arabi Uniti hanno notificato all’OMS un ulteriore caso confermato di Sindrome respiratoria Medio-Orientale da corona- virus (Mers-CoV). Il caso è un uomo di 66 anni, degli Emirati Arabi Uniti residente ad Abu Dhabi. Il 20 gennaio 2014, ha manifestato sintomatologia con una infezione alle vie respiratorie superiori ed è stato ricoverato in ospedale il 24 gennaio 2014 con polmonite e insufficienza renale, presentava patologie croniche di base. La presenza  di MERS – CoV è stata confermata  presso il laboratorio nazionale di Abu Dhabi, il 30 Gennaio 2014, attraverso due PCR positive. Il paziente è attualmente in terapia intensiva in condizioni  stabili.  Le Autorità sanitarie stanno conducendo un’indagine epidemiologica e la ricerca dei contatti. Il paziente possiede cammelli negli Emirati Arabi Uniti ed ha una storia recente di viaggio verso Oman, dal 20 gennaio 2014, dove ha avuto contatti con cammelli. L’11 marzo si è verificato negli Emirati un nuovo caso: Il paziente è un uomo di 68 anni di Abu Dhabi, Emirati Arabi Uniti, si è ammalato il 1° marzo, ricoverato in ospedale il 3 marzo, attualmente le sue con- dizioni sono stabili. Il paziente presenta patologie croniche di base, non ha avuto contatti con altri ca- si confermati di MERS – CoV e non ha riferito viaggi. Il paziente possiede una fattoria dove si reca ogni giorno e dove ha avuto contatti con animali, compresi i cammelli che alleva.
  • Altre malattie – Si riscontra il tracoma. Nel paese esiste un’elevata prevalenza (> 8%) di portatori del virus HBV, responsabile dell’epatite B. La rabbia è stata diagnosticata per la prima volta in questo paese nell’ottobre 1990.

 

VACCINAZIONI DA CONSIDERARE: quelle di routine, epatite A, febbre tifoide e rabbia.

 

SICUREZZA

La Farnesina consiglia ai connazionali di mantenere comunque una soglia di attenzione ed un comportamento discreto, prudente e rispettoso dell’ambiente e raccomanda di adottare particolare attenzione e di evitare, nel limite del possibile, gli assembramenti, specialmente durante i fine settimana e dopo la preghiera del venerdì e di tenersi costantemente aggiornati sulla situazione di sicurezza nel Paese. L’importazione, il consumo, la produzione e il possesso di sostanze stupefacenti (cannabis, hashish, marijuana, eroina, cocaina, ecc.), anche se in quantità minima (nell’ordine di milligrammi) è punita.

Le persone che assumono medicinali contenenti le suddette sostanze devono categoricamente munirsi di un certificato medico. Si raccomanda di non fotografare, né fare riprese cinematografiche in luoghi dove vige il divieto poiché, qualora nell’ inquadratura fossero presenti anche accidentalmente o in lontananza edifici considerati sensibili, è previsto l’arresto immediato.

 

Filippine

Filippine

CAPITALE: Manila – ALTITUDINE: 20 m

CERTIFICAZIONI RICHIESTE

Febbre gialla – É richiesto un certificato di vaccinazione contro la febbre gialla ai viaggiatori di età > ad 1 anno che arrivino da paesi con rischio di trasmissione di febbre gialla e a tutti viaggiatori  che siano transitati per un periodo > di 12 ore in un aeroporto di un paese con rischio di trasmissione di febbre gialla.

 

RISCHI PER LA SALUTE

  • Malaria – Il rischio di malaria esiste tutto l’anno nelle zone al di sotto di 600 m., eccetto che nelle province di Aklan, Albay, Benguet, Bilaran, Bohol, Camiguin, Capiz, Catanduanes, Cavite, Cebu, Guimaras, Iloilo, Leyte, Leyte settentrionale, Leyte meridionale, Marinduque, Masbate, Samar orientale, Samar settentrionale, Samar occidentale, Sequojor, Sorsogon, Surigao Del Nord e la metropoli di Manila.  Si ritiene che non esista alcun rischio nelle zone urbane e nelle pianure. Rapporti relativi a ceppi di P. falciparum resistenti alla clorochina e alla sulfadossina-pirimetamina. Riportata infezione umana di P. knowlesi nel Palawan. Prevenzione raccomandata nelle aree a rischio: prevenzione del- le punture di insetto più meflochina o doxiciclina o atovaquone/proguanil.
  • Encefalite giapponese – Possono verificarsi, tanto nelle zone urbane che rurali epidemie di encefalite giapponese. Ne sono state riportate a Nueva Ecija, Luzon e Manila. Il rischio di trasmissione esiste tutto l’anno. Si presume che l’encefalite giapponese sia endemica anche nelle isole. Esistono nel paese solo

3 siti sentinella per la sorveglianza epidemiologica.

  • Altre malattie trasmesse da artropodi – Sono una causa importante di malattia in tutto il paese. Le fila- riosi sono endemiche. Esiste anche il rischio di dengue e di dengue emorragica. Nelle zone disboscate sono stati segnalati casi di febbre fluviale del Giappone.
  • Diarrea del viaggiatore – Rischio elevato. Adottare con scrupolo le norme di sicurezza alimentare e por- tare in valigia un farmaco come il Normix per utilizzarlo in caso di necessità.
  • Colera – Nel 2012 si è verificata un’importante epidemia con 1864 casi di cui 14 mortali in 11 munici- palità della provincia di Catanduanes tra gennaio e giugno 2012.
  • Altre malattie trasmesse dagli alimenti e dall’acqua – Sono piuttosto diffuse. Possono manifestarsi forme di diarree acquose, le dissenterie amebiche e bacillari, la febbre tifoide e l’epatite A. Tra le elmin- tiasi possono essere contratte la fasciolopsiasi (distomatosi intestinale), l’opistorchiasi (parassita del fe- gato di gatto) e la paragonimosi.
  • Meningite meningococcica – Negli anni scorsi sono state riportate epidemie di meningite meningococcica.
  • Ebola Reston virus – Il 16 febbraio 2009 il governo delle Filippine aveva annunciato che un lavoratore che aveva contatti giornalieri con maiali, era risultato positivo per anticorpi contro l’Ebola Restonvirus. In totale delle 141 persone testate, 6 sono risultate positive per gli anticorpi contro l’Ebola Reston.
  • Altre malattie – Diffusa è la schistosomiasi che è causata da S. Japonicum. Tra gli altri rischi occorre segnalare la rabbia e i morsi di serpenti. Sono endemiche l’epatite B (> 8% di portatori cronici della malattia nella popolazione) e la tubercolosi (si stima che l’incidenza per 100.000 abitanti sia di 100-300 casi all’anno). La prevalenza  di epatite C cronica è di 1-2,4%. Nel 2012 segnalati 2.150 casi di lebbra.

 

VACCINAZIONI DA CONSIDERARE: quelle di routine, epatite A, febbre tifoide, encefalite giapponese e rabbia.

 

SICUREZZA

Nel novembre 2013 il Paese è stato duramente colpito dal tifone “Haiyan” che ha provocato diverse migliaia di vittime nonché ingenti danni materiali. Le zone maggiormente interessate dal passaggio del tifone sono state quelle di Samar, Leyte, Nord Cebu, Malapascua, Bantayan, Negros Nord Occidental , Capiz, Aklan, Coron.

Sussiste ancora il rischio di attentati nel Paese, incluse alcune località turistiche e la capitale Manila:il 26 luglio 2013, a Cayagan De Oro, l’esplosione di un ordigno in un bar ubicato presso un centro commerciale ha provocato 8 morti e 46 feriti.

Particolari cautele devono essere adottate dai navigatori, in quanto si sono verificati atti di pirateria. La Farnesina sconsiglia vivamente i viaggi in tutta la regione di Mindanao, a causa del periodico ripetersi di scontri armati tra esercito e forze ribelli, della perdurante minaccia di attentati e del rischio di sequestri di persona nei confronti di stranieri (registrati anche a danno di connazionali). Un’altra zona sconsigliata è la regione del monte Pinatubo in Pampanga – isola di Luzon, 90 km a Nord di Manila – interessata dalle atti- vità del NPA (gruppo terrorista che opera in tutto il Paese).

 

Georgia

Georgia

CAPITALE: Tbilisi  – ALTITUDINE: 400 m

CERTIFICAZIONI RICHIESTE

Nessun obbligo di vaccinazione per i viaggiatori internazionali.

 

RISCHI PER LA SALUTE

  • Malaria – Un limitato rischio di malaria dovuto esclusivamente a P. vivax può esistere fin piccoli focolai da giugno a tutto ottobre nella parte orientale del paese al confine con l’Azerbaijan. Un caso contratto localmente nel 2011. Prevenzione raccomandata: solo prevenzione delle punture di insetto.
  • Altre malattie trasmesse da artropodi – Presenza di leishmaniosi cutanea e viscerale, di encefalite da zec- che, di malattia di Lyme, di febbre ricorrente, di febbre da flebotomi e di febbre del Nilo Occidentale.
  • Diarrea del viaggiatore – Rischio moderato. Adottare con scrupolo le norme di sicurezza alimentare e portare in valigia un farmaco come il Normix per utilizzarlo in caso di necessità.
  • Altre malattie trasmesse dagli alimenti e dall’acqua – Sono comuni l’epatite A ed E (di cui si sono avute vaste epidemie), la febbre tifoide. Vi può essere inoltre il rischio di giardiasi, echinococcosi e brucellosi.
  • HIV/AIDS – La prevalenza nella popolazione generale è bassa. Il numero di persone viventi con l’infezio- ne da HIV erano 5.000 nel 2011 e l’epidemia sembra concentrata nelle popolazioni a maggior rischio. Esiste tuttavia un rischio di una ulteriore rapida diffusione dell’infezione dovuta all’alta prevalenza di uso di droghe, di malattie sessualmente trasmesse, Epatite B e C.
  • Altre malattie – Epatite B è endemica con alte percentuali di portatori, sono state segnalate epidemie di difterite. Tubercolosi endemica.

 

VACCINAZIONI DA CONSIDERARE: quelle di routine, epatite A, e rabbia.

 

SICUREZZA

Nonostante la situazione nel Paese rimanga in generale calma, e benché non si siano registrati incidenti gravi ai danni di cittadini stranieri, si continua a raccomandare cautela, evitando luoghi di eventuali mani- festazioni o di assembramenti politici. Non sembrano probabili, almeno nell’imminenza, scoppi di nuove ostilità con le regioni separatiste dell’Ossezia del Sud e dell’Abkhazia, verso le quali il nostro Ministro continua comunque a sconsigliare viaggi a qualsiasi titolo.

Giappone

Giappone

CAPITALE: Tokyo – ALTITUDINE: 10 m

CERTIFICAZIONI RICHIESTE

Nessuna

 

RISCHI PER LA SALUTE

  • Malattie trasmesse da artropodi – Endemica è la febbre emorragica con sindrome nefrosica (febbre emorragica di Corea trasmessa da roditori). Possono verificarsi epidemie di dengue. Casi sporadici  sono riportati tra il personale militare a Okinawa. Una trasmissione enzootica senza casi umani è stata os- servata a Hokkaido. In alcune valli del paese, a volte, si osservano casi di febbre fluviale del Giappone (tifo delle foreste).
  • Encefalite giapponese – La maggior parte di casi si verifica da luglio ad ottobre. Prima del programma di vaccinazione introdotto alla fine degli anni sessanta si verificavano estese epidemie. La più recente piccola epidemia si registrò nel 2002 nel distretto di Chugoku. Esiste un efficiente siste- ma di sorveglianza epidemiologica che interessa tutto il paese. Trasmissione enzootica senza casi uma- ni è stata osservata a Hokkaido. Il vaccino non è raccomandato per viaggi limitati a Tokyo o altre città maggiori.
  • Diarrea del viaggiatore – – Rischio basso.
  • Colera – Nel 2012 il Giappone ha riportato 3 casi di colera, tutti importati.

 

VACCINAZIONI DA CONSIDERARE: quelle di routine ed encefalite giapponese.

 

SICUREZZA

Per la sua configurazione e posizione geografica, il Giappone resta un Paese sottoposto ad importanti movimenti tellurici. A seguito del terremoto dell’11 marzo 2011 l’attività sismica registrata in Giappone si è intensificata e, secondo gli studi più recenti e accreditati, risulta significativamente accresciuta la probabilità di nuovi eventi sismici di rilevante portata. Le strutture – soprattutto alberghiere e i luoghi pubblici – sono ben adeguate a far fronte all’attività sismica, con tecnologie all’avanguardia nel mondo, tuttavia eventi calamitosi di grave portata potrebbero comunque causare danni, soprattutto nelle aree urbane, più densamente edificate e popolate, e in quelle costiere, più esposte a maremoti. Per quanto concerne la situazione della centrale Fukushima-I, sita nell’omonima Prefettura a oltre 200 km a nord di Tokyo, tutti i reattori interessati dall’incidente verificatosi in conseguenza degli eventi dell’11 marzo 2011 sono in stato di arresto a freddo (“cold shutdown”). Sono in corso le procedure per lo smantellamento pianificato dei reattori, che richiedono complessi interventi sull’impianto e nell’area circostante e che dureranno per molti anni. Da evitare nel modo più assoluto l’ area di 30 km dalla centrale di Fukushima-I, oltre alle zone di “evacuazione allargata” a nord ovest di suddetta area, dove si registrano livelli di radioattività ambienta- le superiori a quelli consentiti

Giordania

Giordania

CAPITALE: Amman – ALTITUDINE: 800 m

CERTIFICAZIONI RICHIESTE

Febbre gialla – Il certificato di vaccinazione contro la febbre gialla è richiesto ai viaggiatori di età superiore all’anno provenienti da Paesi con rischio di trasmissione di febbre gialla.

HIV/AIDS – Il test HIV è richiesto a tutti coloro che soggiornano per più di 6 mesi. Esistono infatti norme di legge che limitano l’ingresso, il soggiorno o la residenza di persone HIV positive.

 

RISCHI PER LA SALUTE

  • Malattie trasmesse da artropodi Non costituiscono un grave pericolo per il viaggiatore, tuttavia possono verificarsi casi di leishmaniosi cutanea, tifo murino e tifo da zecche. Di tanto in tanto si manifesta la febbre ricorrente da zecche.
  • Diarrea del viaggiatore – Rischio moderato. Adottare con scrupolo le norme di sicurezza alimentare e portare in valigia un farmaco come il Normix per utilizzarlo in caso di necessità.
  • Altre malattie trasmesse dagli alimenti e dall’acqua – Costituiscono un rischio per la salute di chi viaggia. Il rischio di epatite A è abbastanza alto. Si registrano casi di febbre tifoide e di epatite E. Segnalate anche dracunculosi e teniasi; molto diffusa è la brucellosi ed esistono focolai di echinococcosi.
  • Infezione da MERS-CoV – La Giordania è tra gli stati della penisola arabica ad aver registrato casi di infezione da nuovo coronarovirus. La conferma della diagnosi era avvenuta già nel 2012 attraverso il WHO Collaborating Centre for Emerging and Re-Emerging Infectious  Diseases (NAMRU-3) di assisterlo con indagini di laboratorio. Nel novembre 2012 NAMRU-3, dopo i risultati delle indagini di laboratorio, aveva accertato che i due casi erano dovuti al nuovo coronavirus.
  • Altre malattie – Si sono riscontrati casi di tracoma e di rabbia animale. Epatite B ad endemicità intermedia (2-5% di portatori del virus HBV). Tubercolosi endemica.

 

VACCINAZIONI DA CONSIDERARE: quelle di routine, epatite A, febbre tifoide e rabbia.

 

SICUREZZA

In considerazione del deterioramento delle condizioni di sicurezza in Siria ed in particolare nelle regioni di confine con la Giordania, nonché del costante e massiccio afflusso di profughi siriani, la Farnesina raccomanda vivamente di non recarsi nelle aree a ridosso del confine giordano-siriano. Raccomanda altresì di non recarsi nella zona di confine con l’Iraq. Nell’ultimo anno e mezzo si sono registrate manifestazioni ed alcuni disordini, anche di carattere tribale, nella capitale e nelle principali città del Paese. Evitare, nel limite del possibile, gli assembramenti in aree sensibili (come le aree limitrofe ai luoghi di culto o ad esempio, ad Amman, le zone antistanti il Ministero dell’Interno e la Municipalità o “Downtown” nella Città Vecchia), specialmente durante i fine settimana e dopo la preghiera del venerdì e tenersi costantemente aggiornati sulla situazione di sicurezza nel Paese.