Mozambico

Mozambico

CAPITALE: Maputo – ALTITUDINE: 50 m

CERTIFICAZIONI RICHIESTE

Febbre gialla – Il certificato di vaccinazione contro la febbre gialla è richiesto ai viaggiatori di età > 1 anno provenienti da paesi con rischio di trasmissione di febbre gialla.

 

RISCHI PER LA SALUTE

  • Malaria – Il rischio di malaria, principalmente da P. falciparum (90%), esiste tutto l’anno in tutto il paese. Segnalata resistenza del P. falciparum  alla clorochina. Prevenzione raccomandata: prevenzione delle punture di insetto più meflochina o doxiciclina o atovaquone/proguanil.
  • Altre malattie trasmesse da artropodi – Sono la principale causa di morbilità. Oltre alla malaria, sono diffuse diverse forme di filariosi e la tungosi. A volte, si riscontrano la leishmaniosi cutanea e viscerale, specie nelle aree più secche. Segnalata la tripanosomiasi  africana. Si verificano casi di febbre ricorrente e di tifo da pidocchi, pulci e zecche. Segnalati focolai naturali di peste. Molte malattie virali, trasmesse da zanzare, flebotomi, zecche ed altri vettori si possono presentare sotto forma di febbri emorragiche gravi.
  • Diarrea del viaggiatore – Rischio elevato. Adottare con scrupolo le norme di sicurezza alimentare e portare in valigia un farmaco come il Normix per utilizzarlo in caso di necessità.
  • Colera – Nel 2012 il paese ha riportato 647 casi di cui 7 mortali (tasso di letalità dell’1,1%). Nel 2011 i casi di colera segnalati erano stati 1.279.
  • Altre malattie trasmesse dagli alimenti e dall’acqua – Sono fortemente endemiche. Molto diffuse sono l’epatite A ed E, la febbre tifoide, l’echinoccocosi, la giardiasi e le elmintiasi.
  • Altre malattie – Sono presenti il tracoma e la schistosomiasi. Tra le altre malattie, sono da ricordare alcune febbri emorragiche da arenavirus, spesso mortali. Attenzione agli animali rabidi e ai serpenti. Nel paese esiste un’alta prevalenza (> 8%) di portatori del virus HBV, responsabile dell’epatite B. Endemicità elevata per la tubercolosi e la difterite. Nel 2011 segnalati 1.097 casi di lebbra.

 

VACCINAZIONI DA CONSIDERARE: quelle di routine, epatite A, febbre tifoide, colera e rabbia.

 

RISCHI PER LA SICUREZZA

Dato il persistere della tensione politico-militare  nella zona centrale del Paese, la Farnesina sconsiglia di effettuare spostamenti nella Provincia di Sofala lungo la strada EN1, in particolare, nel tratto tra il fiume Save e Muxungue e di limitare il più possibile i viaggi lungo la strada EN6 nonché nei distretti di Gorongosa, Maringue, Chibabava e nelle Province di Manica (Distretto di Mossurize) e Nampula (strada Nampula-Cuamba). Ulteriori scontri sono stati registrati in questi giorni nella Provincia di Inhambane, in particolare nella zona di Homoine, posto amministrativo di Pembe. Negli ultimi tempi, soprattutto a Maputo e in altri centri urbani, sono in aumento episodi di criminalità tra cui aggressioni a scopo di rapina operati da gruppi armati, anche alle automobili in transito nella zona del Lungomare – soprattutto nelle ore serali e notturne – specialmente nei quartieri “Coop” e “Polana” e sulla “Avenida Marginal”.

Namibia

Namibia

CAPITALE: Windhoek – ALTITUDINE: 1720  m

CERTIFICAZIONI RICHIESTE

Febbre gialla – Il certificato di vaccinazione contro la febbre gialla è richiesto ai viaggiatori che arrivino da paesi con rischio di trasmissione di febbre gialla. I Paesi o le parti di Paesi, compresi nelle zone endemiche in Africa e in America del Sud sono considerati aree con rischio di trasmissione di febbre gialla. Il certificato non è richiesto ai passeggeri delle linee aeree ufficiali che hanno iniziato il loro viaggio al di fuori dai paesi considerati a rischio di trasmissione di febbre gialla e che siano transitati in queste aree, a condizione che non abbiano lasciato l’aeroporto di scalo o la città attigua. Tutti i viaggiatori che hanno cominciato il loro viaggio in un paese considerato a rischio di trasmissione di febbre gialla o che siano transitati in questo paese debbono essere muniti di un certificato quando non utilizzino un aereo delle linee ufficiali. Il certificato non è richiesto a bambini con meno di un anno di età. Tuttavia questi potranno essere sottoposti a sorveglianza.

 

RISCHI PER LA SALUTE

  • Malaria – Un rischio, non elevato, di malaria, principalmente da P. falciparum (90%), esiste da novembre a giugno nelle province di Ohangwena, Omahehe, Omusati, Oshana, Oshikoto e Otjozondjupa. Il rischio esiste durante tutto l’anno lungo il fiume Kunene e nelle province di Kavango (Okavango) e Caprivi. Segnalata resistenza alla clorochina e sulfadossina-pirimetamina. Prevenzione raccomandata nelle aree a rischio: prevenzione delle punture di insetto più meflochina o doxiciclina o atovaquone/proguanil.
  • Altre malattie trasmesse da artropodi – Sono state segnalate nel paese la febbre della Valle del Rift, la febbre emorragica di Crimea-Congo, la febbre da morso di zecca africana (R. africae), la febbre ricorrente, la peste, il tifo (soprattutto da zecche). è stata riportata la tripanosomiasi africana (malattia del sonno).
  • Diarrea del viaggiatore – Rischio elevato. Adottare con scrupolo le norme di sicurezza alimentare e por- tare in valigia un farmaco come il Normix per utilizzarlo in caso di necessità.
  • Colera – Nel 2011 e 2012 non sono stati riportati casi. Nel 2008 erano stati segnalati 3.496 casi di colera, con 38 decessi (tasso di letalità 1,09%).
  • Altre malattie trasmesse dagli alimenti e dall’acqua – Piuttosto diffuse sono le amebiasi, la febbre tifoide e l’epatite A.
  • Poliomielite – Si sono verificati negli anni scorsi numerosi casi di polio dei medesimi ceppi circolanti in Nigeria.
  • Altre malattie – In certe zone bisogna fare attenzione ai serpenti. Nel paese esiste un’alta prevalenza   (> 8%) di portatori del virus HBV, responsabile dell’epatite B. Endemicità elevata per la tubercolosi (incidenza > 300 nuovi casi l’anno per 100.000 abitanti). La rabbia è provocata dal cane, dalla mangusta e da altri animali. Presenti focolai di schistosomiasi da S. mansoni, S. haematobium e S. mattheei. Segnalate leptospirosi ed antrace.

 

VACCINAZIONI DA CONSIDERARE: quelle di routine, epatite A, febbre tifoide e rabbia.

 

RISCHI PER LA SICUREZZA

La Namibia  è un Paese sicuro per i turisti. Le popolazioni locali sono tranquille ed amichevoli nei confronti degli stranieri. É pertanto possibile muoversi sul territorio senza incorrere in seri rischi, adottando le normali accortezze e precauzioni valide in qualsiasi parte del mondo. Si registra tuttavia – secondo la Farnesina- un aumento di episodi di delinquenza anche a danno di turisti Ai connazionali che intendano visitare il Paese il nostro Ministero consiglia, pertanto, di prestare attenzione durante il soggiorno, di evitare di circolare a piedi durante le ore notturne, di non far mostra di oggetti di valore, di evitare l’acquisto di oro e avorio.

Niger

Niger

CAPITALE: Niamey – ALTITUDINE: 220 m

CERTIFICAZIONI RICHIESTE

Febbre gialla – Il certificato di vaccinazione contro la febbre gialla è richiesto a tutti i viaggiatori con età superiore ad un anno ed è consigliato ai viaggiatori che lasciano il Niger. Si raccomanda  la vaccinazione contro la febbre gialla a tutti i viaggiatori con più di 9 mesi di età che vanno in aree meridionali del Deserto del Sahara.

HIV – Il test HIV viene richiesto agli stranieri che intendano sposare un nazionale.

 

RISCHI PER LA SALUTE

  • Malaria – Il rischio di malaria, dovuto principalmente a P. falciparum (85%), esiste tutto l’anno in tutto il paese. P. falciparum resistente alla clorochina. Prevenzione raccomandata: prevenzione delle punture di insetto più meflochina o doxiciclina o atovaquone/proguanil.
  • Febbre gialla – Esiste un rischio di febbre gialla per cui si raccomanda la vaccinazione contro questa malattia, a meno che il viaggio non si limiti alle sole aree all’interno del Deserto.
  • Altre malattie trasmesse da artropodi – Sono la principale causa di morbilità. Oltre alla malaria, sono diffuse diverse forme di filariosi ed esistono focolai endemici di oncocercosi (cecità dei fiumi). Si riscontrano la leishmaniosi cutanea e viscerale ed è segnalata in piccoli focolai la tripanosomiasi africana (malattia del sonno). Si verificano casi di febbre ricorrente e di tifo da pidocchi, pulci e zecche. Molte malattie virali, trasmesse da zanzare, flebotomi, zecche ecc., si possono presentare sotto forma di febbri emorragiche gravi.
  • Diarrea del viaggiatore – Rischio elevato. Adottare con scrupolo le norme di sicurezza alimentare e portare in valigia un farmaco come il Normix per utilizzarlo in caso di necessità.
  • Colera – Nel 2012, il Niger ha conosciuto la peggior epidemia a cominciare dai primi casi notificati nel paese agli inizi degli anni ‘70, con 5284 casi notificati, di cui 110 mortali nei distretti al confine con il Mali. I decessi sono stati 110 (tasso di letalità del 3.1%). Il Niger, insieme a Ghana, Guinea, Guinea Bissau e Sierra Leone ha denunciato 48.974 casi, il 42% dei casi notificati nel continente.
  • Altre malattie trasmesse dagli alimenti e dall’acqua – Fortemente endemiche, l’epatite A ed E, la febbre tifoide, la giardiasi, e le elmintiasi. Esistono focolai di dracunculosi (soprattutto nella zona di Tilaberi). Nel 2013 ne sono stati riportati 63 casi.
  • Meningite meningococcica – Nel 2012 il numero di casi denunciato ufficialmente è stato di 267 con 51 decessi (tasso di letalità 5,2%). L’agente patogeno maggiormente responsabile dell’epidemia è stato il N.m. W135.
  • Poliomielite – A seguito della notifica, il 3 gennaio 2013, di un caso di poliovirus selvaggio di tipo 1 (WPV1) la risposta all’epidemia sta continuando in tutto il paese. Un caso di infezione da WPV1 era stato riscontrato nella regione di Tahoua con inizio di paralisi il 25 novembre 2012 (il primo caso nel paese dal dicembre 2011).  Lo studio della sequenza genetica aveva confermato che il virus era di nuova importazione in Niger strettamente correlato al virus circolante nello stato Kaduna in Nigeria. Il governo del Niger ha promosso tre campagne vaccinali con vaccino OPV bivalente e trivalente nei giorni 15 gennaio 2013 (mirante a raggiungere circa 2 milioni di bambini), 2-5 febbraio 2013 ( 5 milioni di bambini) e 2-5 marzo 2013.
  • Altre malattie – Attenzione agli animali rabidi e ai serpenti. Nel Paese esiste un’alta prevalenza (> 8%) di portatori del virus HBV, responsabile  dell’epatite B. Endemicità elevata per la tubercolosi.

 

VACCINAZIONI DA CONSIDERARE: quelle di routine, febbre gialla, epatite A, febbre tifoide, colera, meningite meningococcica, polio (richiamo) e rabbia.

 

RISCHI PER LA SICUREZZA

Dopo il colpo di stato del 18 febbraio 2010, il quadro politico in Niger è tornato ad essere, per il momento, relativamente stabile. Permane elevatissimo il rischio di atti di natura terroristica ai danni di istituzioni strutture occidentali ad opera di gruppi integralisti islamici. Nel maggio 2013 due attacchi terroristi a siti produttivi francesi hanno avuto luogo ad Agadez e ad Arlit. Il primo giugno 2013 una rivolta nel carcere di Niamey ha permesso la fuga di 22 detenuti fra i quali alcuni terroristi. L’altissimo rischio di rapimenti e atti di criminalità ai danni di cittadini occidentali, diffuso in tutte le aree del Paese inclusa la Capitale Niamey, esorta alla massima attenzione. A causa della crisi maliana, la regione di Tillabery e quella di Tahoua – con- fine Ovest con il Mali – sono da considerarsi come zone molto pericolose per gli stranieri. Nel Nord continuano a registrarsi scontri e attacchi tra bande rivali per il monopolio del traffico di droga.

Nigeria

Nigeria

CAPITALE: Abuja  – ALTITUDINE: 360 m

CERTIFICAZIONI RICHIESTE

Febbre gialla – Il certificato di vaccinazione contro la febbre gialla è richiesto ai viaggiatori di età superiore ad un anno provenienti da aree con rischio di trasmissione di febbre gialla.

 

RISCHI PER LA SALUTE

  • Malaria – Il rischio di malaria, principalmente da P. falciparum, esiste tutto l’anno in tutto il paese. Riportata resistenza del P.  falciparum alla clo- rochina e alla sulfadossina-pirimetamina. Prevenzione raccomandata: prevenzione delle punture di insetto più meflochina o doxiciclina o atovaquone/proguanil.
  • Febbre gialla – La  Nigeria ha conosciuto ogni anno, dal 1986 in poi, epidemie importanti di febbre gialla a causa della bassa copertura vaccinale della popolazione. Il viaggiatore che intenda recarsi in questo paese. La Nigeria,  insieme  a Pakistan e Afghanistan è il paese in cui non si è mai interrotta la trasmissione di poliovirus selvaggio, deve pertanto vaccinarsi contro la febbre gialla.
  • Altre malattie trasmesse da artropodi – Sono diffuse diverse forme di filariosi ed esistono focolai endemici di oncocercosi (cecità dei fiumi). Si riscontrano la leishmaniosi cutanea e viscerale ed è segnalata in piccoli focolai la tripanosomiasi africana (malattia del sonno). Si verificano casi di febbre ricorrente e di tifo da pidocchi, pulci e zecche. Diffusa è la tungosi. Molte malattie virali, trasmesse da zanzare, flebotomi e zecche si possono presentare sotto forma di febbri emorragiche gravi.
  • Diarrea del viaggiatore – Rischio elevato. Adottare con scrupolo le norme di sicurezza alimentare e portare in valigia un farmaco come il Normix per utilizzarlo in caso di necessità.
  • Colera – Nel 2011 la Nigeria ha notificato 23.377 casi di cui 742 mortali (tasso di letalità del 3,17%). Nel 2012 i casi riportati sono stati invece 597 di cui 3 mortali (tasso di letalità del 3.0%).
  • Altre malattie trasmesse dagli alimenti e dall’acqua – Sono diffuse l’epatite A ed E, la febbre tifoide, la giardiasi e le elmintiasi di origine alimentare (particolarmente la paragonimiasi o distomatosi polmonare). Nel 2013 sono stati notificati 95 casi di dracuncolosi.
  • Influenza aviaria – Si sono avute negli anni passati epidemie di influenza aviaria H5N1. L’esperienza in tutti i paesi affetti dal virus ha mostrato come il virus possa facilmente e rapidamente impiantarsi negli uccelli, quando la sua scoperta sia tardiva e l’introduzione delle misure di controllo ritardate.
  • HIV/AIDS – In Nigeria, il paese con il maggior numero di abitanti del continente (162.265.000), vi è la seconda più estesa epidemia di infezione da HIV dell’Africa sub-sahariana. 3.459.363  sono le persone che nel 2012, vivevano con l’HIV/AIDS.
  • Meningite meningococcica – Nel 2012 il numero di casi denunciato ufficialmente è stato di 928 con 59 decessi, 2 sono stati i distretti interessati dall’epidemia. Tasso di letalità >15%. L’agente patogeno maggiormente responsabile dell’epidemia è stato il N.m. W135.
  • Poliomielite – La trasmissione dei poliovirus selvaggi non è mai stata interrotta in tre paesi (Nige- ria, Pakistan e Afghanistan) e la Nigeria è stata il reservoir per la reintroduzione del poliovirus selvaggio (WPV) in 25 paesi che dal 2003 non notificavano più casi. Nel 2010, l’importazione del poliovirus selvaggio in 16 paesi di non endemicità si era tradotta in 1120 casi di poliomielite. Agli inizi del 2013 erano stati segnalati casi in zone che precedentemente,  cioè in stati del centro-nord: Nassarawa, Niger e Territorio della capitale federale. Da allora, la trasmissione del WPV si è spostata geogra- ficamente dalle zone del nord-ovest a quelle del nord-est. In confronto al 2012, il numero degli Stati toccati dall’epidemia è diminuito passando da 13 a 9. Nel periodo gennaio-settembre 2013, 49 casi di poliomielite sono state registrate in 26 zone amministrative locali (LGA) dei 9 stati interessati dall’epi- demia. Nel 2013 complessivamente sono stati riportati 53 (tutti da WPV1). Nel 2014 un nuovo caso è stato riportato nel febbraio 2014 nell’area del Governo Locale di Gaya, Kano. La lotta contro l’eradicazione della poliomielite in Nigeria attraverso la vaccinazione di massa, concentrata soprattutto nella stagione di bassa trasmissione  che va da novembre ad aprile, è contrastata da gruppi fondamentalisti che hanno perpetrato nel recente passato omicidi ed altri atti di violenza contro il personale che vaccina alimentando un clima di diffidenza e paura tra la popolazione.
  • Febbre di Lassa – All’inizio del 2012 il Ministero Federale di Sanità della Nigeria aveva notificato all’OMS un’epidemia di febbre di Lassa. Al 22 marzo 2012 i casi sospetti erano 623 di cui 70 mortali. Essi erano stati riportati in 19 dei 36 Stati dall’inizio dell’anno. Tra le vittime vi sono stati 3 medici e 4 infermiere. Una persona solitamente si infetta con il virus di Lassa attraverso un’esposizione a roditori infetti appartenenti alla specie Mastomys. La trasmissione  da persona a persona avviene attraverso un contatto diretto con i malati nelle strutture sanitarie.
  • Altre malattie – Molto diffuse la schistosomiasi, ed il tracoma. Attenzione agli animali rabidi e ai serpenti. Nel paese esiste un’alta prevalenza (> 8%) di portatori del virus HBV, responsabile dell’epatite B. Endemicità elevata per la tubercolosi. Nel 2012 sono stati segnalati 3805 nuovi casi di lebbra.

 

VACCINAZIONI DA CONSIDERARE: quelle di routine, febbre gialla, epatite A, febbre tifoide, colera, meningite meningococcica, polio (richiamo) e rabbia.

 

RISCHI PER LA SICUREZZA

La situazione  della sicurezza è caratterizzata, in generale, da diffusi atti di criminalità ed è concreto, presente ed attuale il rischio di atti di terrorismo e di violente sommosse in varie aree del Paese. Tra le aree di attenzione si evidenziano il centro (cosiddetta “middle belt”), il nord e, specialmente, il nord est. Permane elevato il rischio di incremento di azioni ostili, con particolare riferimento a rapimenti a danno di stranieri sia da parte della criminalità comune che da parte di gruppi terroristici, anche con esiti letali. Sono al momento fortemente sconsigliate visite negli Stati di Plateau, Bauchi, Kano, Kaduna e Katsina, se non dettati da motivi di necessità e solo adottando speciali cautele. Si deve al momento assolutamente evitare di recarsi negli Stati di Borno, Yobe e Adamawa, nel nord-est del Paese, ove è stato dichiarato lo stato di emergenza a seguito di recenti episodi di violenza di stampo terroristico che hanno causato centinaia di vittime. Diversi attentati terroristici si sono verificati anche nella capitale Abuja contro edifici pubblici, di organizzazio- ni internazionali e di mezzi d’informazione. Sono da considerarsi pericolosi il centro sud e il sud est del Paese, anche note come Delta del Niger. Sconsigliati sono anche i viaggi non strettamente necessari e non adegua- tamente organizzati nel Delta del Niger. Contattare in caso di necessità il Vice Consolato Onorario a Port Har- court, allo + 234 (0) 84757618 e all’indirizzo di posta elettronica viceconsoleph.it@alcon-nig.com

Repubblica Centroafricana

Repubblica Centroafricana

CAPITALE: Bangui – ALTITUDINE: 380 m

CERTIFICAZIONI RICHIESTE

Febbre gialla – è richiesto un certificato di vaccinazione contro la febbre gialla ai viaggiatori di età > a 9 mesi.

HIV/AIDS – Il test HIV viene richiesto a tutti coloro che chiedono un permesso di soggiorno per studio, per lavoro o un permesso di residenza.

 

RISCHI PER LA SALUTE

  • Malaria – Il rischio di malaria, principalmente da P. falciparum (85%), clorochino-resistente, esiste tutto l’anno in tutto il paese. Prevenzione raccomandata: prevenzione delle punture di insetto più meflochina o doxiciclina o atovaquone/proguanil.
  • Febbre gialla – Il 14 novembre 2009 il Ministero della Sanità della Repubblica Centroafricana aveva riportato 4 casi sospetti di febbre gialla con 3 decessi. I casi sono stati trovati nell’ambito della normale attività di sorveglianza nella sub prefettura di Yaloke-Bossembelle prefettura di Ombella Mpoko e nella sottoprefettura di Bagamongone, prefettura di La Lobaye.
  • Altre malattie trasmesse da artropodi – Sono la principale causa di morbilità. Oltre alla malaria, sono diffuse diverse forme di filariosi ed esistono focolai endemici di oncocercosi (cecità dei fiumi). Si riscontrano la leishmaniosi cutanea e viscerale ed è segnalata in piccoli focolai la tripanosomiasi africana (malattia del sonno). Si verificano  casi di febbre ricorrente e di tifo da pidocchi, pulci e zecche. Diffusa è la tungosi e molte malattie virali, trasmesse da zanzare, flebotomi, zecche, ecc., si possono presentare sotto forma di febbri emorragiche gravi.
  • Diarrea del viaggiatore – Rischio elevato. Adottare con scrupolo le norme di sicurezza alimentare e por- tare in valigia un farmaco come il Normix per utilizzarlo in caso di necessità.
  • Colera – I casi riportati nel 2012 sono stati 21 con 5 decessi
  • Altre malattie trasmesse dagli alimenti e dall’acqua – Fortemente endemiche, l’epatite A ed E, la febbre tifoide, la giardiasi, e le elmintiasi.
  • Meningite meningococcica – Nel 2012 sono stati riportati ufficialmente 266 casi con 31 decessi, 2 sono stati i distretti interessati dall’epidemia. La maggioranza  dei casi era da attribuirsi al N.m. W135.
  • Poliomielite – Nel 2011 il paese ha riportato 4 casi di poliomielite tutti dovuti al WPV1. Le caratteristiche genetiche dei poliovirus identificati sono simili a quelli circolanti nel nord della Nigeria.
  • Altre malattie – Endemica è la schistosomiasi. Il tracoma, è diffuso. Sono stati identificati serbatoi ani- mali di infezioni da virus Ebola. Attenzione agli animali rabidi e ai serpenti. Endemicità elevata per la tubercolosi, la difterite e l’epatite B. Nel 2010 segnalati 174 casi di lebbra.

 

VACCINAZIONI DA CONSIDERARE: quelle di routine, febbre gialla, epatite A, febbre tifoide, colera, meningite meningococcica, polio (richiamo) e rabbia.

 

RISCHI PER LA SICUREZZA

A seguito del colpo di Stato dello scorso 24 marzo da parte delle forze ribelli del Seleka e del progressivo deterioramento della situazione di sicurezza nel Paese, inclusa la capitale Bangui, dove si continuano a registrare scontri interreligiosi e tra milizie di opposte fazioni con atti di vandalismo, la Farnesina sconsigliano viaggi, per qualunque ragione, verso la Repubblica Centroafricana. A causa dei molteplici episodi di violenza occorsi nel Paese e nella capitale, le autorità locali hanno imposto il coprifuoco a Bangui dalle ore 22.00 alle ore 06.00. Contattare in caso di necessità il Console Onorario Giuliani, che può essere raggiunto ai numeri di telefono cellulare +236 70503008, +236 70503355 (e-mail consulat.italie@hotmail.com)

Repubblica del Congo ( Congo-Brazzaville )

Repubblica del Congo ( Congo-Brazzaville )

CAPITALE: Brazzaville – ALTITUDINE: 300 m

CERTIFICAZIONI RICHIESTE

Febbre gialla – Il certificato di vaccinazione contro la febbre gialla è richiesto a tutti i viaggiatori di età superiore a un anno.

 

RISCHI PER LA SALUTE

  • Malaria – Il rischio di malaria, principalmente da P. falciparum (90%), resistente alla clorochina, esiste tutto l’anno in tutto il paese. Prevenzione raccomandata: prevenzione delle punture di insetto più meflochina o doxiciclina o atovaquone/proguanil.
  • Febbre gialla – Il Ministero della Sanità della Repubblica del Congo ha lanciato nel dicembre 2012- gennaio 2013 una campagna di vaccinazione di massa di emergenza contro la febbre gialla nel distretto di Ewo nella regione di Cuvette-Ouest. La campagna di vaccinazione aveva lo scopo di immunizzare circa 35.000 persone nei distretti sanitari di Mbama, Ewo e Okoyo. La campagna  di vaccinazione è stata organizzata dopo la conferma recente di un caso di febbre gialla verificatosi nell’ottobre 2012. La conferma  di laboratorio è stata fatta dall’Istituto Nazionale di Ricerca Biomedica di Kin- shasa e riconfermata dal laboratorio di riferimento regionale dell’OMS per la febbre gialla, l’Istituto Pasteur di Dakar in Senegal.
  • Altre malattie trasmesse da artropodi – Sono la principale causa di morbilità. Oltre alla malaria, sono diffuse diverse forme di filariosi. Esistono focolai endemici di oncocercosi (cecità dei fiumi) e si riscontrano, a volte, la leishmaniosi tanto cutanea che viscerale. La tripanosomiasi africana (malattia del sonno) è endemica.  Si verificano  casi di febbre ricorrente e di tifo da pidocchi, pulci e zecche. La tungosi è diffusa e molte malattie virali, trasmesse da zanzare, flebotomi, zecche ecc., si presentano sotto forma di febbri emorragiche gravi.
  • Diarrea del viaggiatore – Rischio elevato. Adottare con scrupolo le norme di sicurezza alimentare e portare in valigia un farmaco come il Normix per utilizzarlo in caso di necessità.
  • Colera – Nel 2012 i casi riportati sono stati 1181 con 37 morti ( tasso letalità del 3.1%). Nel 2011 erano stati colpiti 5 dipartimenti del Congo con 762 casi di cui 35 mortali. L’epidemia si era diffusa lungo il fiume Congo coinvolgendo un’area che per un decennio non aveva riportato casi di colera.
  • Altre malattie trasmesse dagli alimenti e dall’acqua – Oltre al colera sono diffuse altre malattie diarroiche causate da batteri, virus e parassiti, l’epatite A e l’epatite E, la febbre tifoide e la giardiasi e le elmintiasi.
  • Poliomielite – Nel 2010 sono stati riportati complessivamente 441 casi. La sequenza genetica ha stabilito che i casi erano dovuti al poliovirus circolante nella vicina Angola. Il Congo aveva registrato il suo ultimo caso di polio indigeno nel 2000. Il governo del Congo aveva allertato il pubblico e aveva organizzato una risposta di emergenza con il supporto di partner inclusi l’OMS, l’UNICEF e l’USCDC. La prima risposta vaccinale, che ha usato il vaccino monovalente orale tipo 1 (mOPV1), è iniziata il 12 novembre per coprire l’intera popolazione di Porte Noire e Koilou che era stata pesantemente colpita dall’epidemia. Nel 2011 il paese ha riportato ufficialmente un solo caso di polio.
  • Meningite meningococcica – Nel 2012 il paese ha riportato ufficialmente 5562 casi con 562 decessi (tasso di letalità > 10%). I casi erano dovuti prevalentemente al N.m. W135.
  • Febbri emorragiche – Casi sospetti di febbre emorragica si sono verificati nella regione di Sangha. Sono stati eseguiti test per parecchie febbri emorragiche virali (Ebola, Marburg, CCHF, arena virus). I test sono stati condotti dal Centro Internazionale di Ricerche Mediche di Franceville (CIRMF) nel Gabon. L’OMS e altri partners continuano a rafforzare attività di sorveglianza negli esseri umani e negli animali selvatici e ad implementare le misure di controllo incluse la ricerca attiva dei casi e la mobilitazione sociale. Più di 40 persone che hanno avuto un contatto stretto con i casi sospetti continuano ad essere monitorate.
  • Altre malattie – È presente la schistosomiasi. è diffuso il tracoma. Il viaggiatore deve inoltre prestare attenzione agli animali rabidi e ai serpenti. Nel paese esiste un’elevata prevalenza (> 8%) di portatori del virus HBV, responsabile dell’epatite B. Endemicità elevata per la tubercolosi e la difterite.

 

VACCINAZIONI DA CONSIDERARE: quelle di routine, febbre gialla, epatite A, febbre tifoide, colera, polio (richiamo) e rabbia.

 

RISCHI PER LA SICUREZZA

Violenti scontri hanno interessato la capitale Brazzaville il 16 dicembre 2013 con 22 decessi. la situazione sembra essere gradualmente  tornata alla calma. Anche alla luce dell’incidente aereo occorso il 30 novembre 2012 a Brazzaville, si ribadisce l’elevato rischio relativo ai voli interni, dato che tutte le compagnie aeree incorporate in Congo figurano nella black list comunitaria. Nelle località più importanti del Paese si registrano, anche se in modo sporadico, episodi di criminalità come furti e rapine a mano armata. Queste ultime sono state segnalate anche sulle Strade Nazionali 1 e 2 a poche decine di km da Brazzaville. Ai connazionali che dovessero comunque recarsi in Congo, si raccomanda di contattare, prima di intraprendere il viaggio ed immediatamente all’arrivo nel Paese, l’Ambasciata  d’Italia a Brazzaville (mail: ambasciata.brazzaville@esteri.it , tel. +242 044440060 – 044440062 – 222811153 – 068883738; fax +39 06 92913579), attenendosi scrupolosamente ai suggerimenti forniti.