Algeria

Algeria

CAPITALE: Algeri – ALTITUDINE: 30 m

CERTIFICAZIONI RICHIESTE

Febbre gialla – è richiesto un certificato di vaccinazione contro la febbre gialla ai viaggiatori di età > ad 1 anno che arrivino da paesi con rischio di trasmissione di febbre gialla o che siano transitati per un periodo > di 12 ore in un aeroporto di un paese con rischio di trasmissione di febbre gialla.

 

RISCHI PER LA SALUTE

  • Malaria – Non esiste trasmis- sione di malaria.
  • Altre malattie trasmesse da artropodi – Non sembrano presentare pericoli per i viaggiatori, sebbene siano presenti malattie quali la leishmaniosi, la febbre ricorrente, la febbre da flebotomi e la febbre bottonosa dovuta a Rickettsia conori. Quest’ultima è trasmessa da una zecca, di solito Rhipicephalus sanguineus, il cui serbatoio è il cane.
  • Peste – Negli anni passati l’Algeria ha riportato alcuni casi di peste, confermati laboratoristicamente, a Orano. La ricerca del focus naturale e delle modalità di trasmissione dell’Yersinia pestis è stato oggetto di investigazione da parte dell’OMS e del Ministero della Sanità algerino.
  • Diarrea del viaggiatore – Rischio elevato. Adottare con scrupolo le norme di sicurezza alimentare e portare in valigia un farmaco come il Normix per utilizzarlo in caso di necessità.
  • Altre malattie trasmesse tramite gli alimenti e l’acqua – Sono endemiche. Malattie diarroiche possono essere trasmesse da batteri, virus e parassiti. Sono frequenti la febbre tifoide e l’epatite A. Possono verificarsi, casi di elmintiasi, brucellosi, giardiasi ed echinococcosi (idatidosi).
  • Altre malattie – Tracoma, rabbia, punture di scorpione e morsi di serpente. Difterite. La presenza di portatori di epatite B è del 2-7%. La febbre Q è diffusa nelle aree dove si alleva il bestiame.

 

VACCINAZIONI DA CONSIDERARE: Quelle  di routine, epatite A, febbre tifoide e rabbia.

 

RISCHI PER LA SICUREZZA

Il quadro generale di sicurezza nel Paese risente della instabilità attraversata dalla regione saheliana, che ha conosciuto un momento di eccezionale tensione con l’attentato terrorista contro il sito della “Sonatrach – British  Petroleum – Statoil”, verificatosi nel gennaio 2013 a In Amenas. Il persistente rischio terroristico nella regione si riflette anche nella decisione dell’Algeria di mantenere chiusa la frontiera con il Mali. Considerato il complessivo quadro di sicurezza, il nostro Ministero sconsiglia di intraprendere viaggi nelle regioni algerine confinanti con Mali, Niger, Libia e Mauritania e nelle province di Djanet, Illizi, Tamanrasset. Si ricorda che nel recente passato hanno avuto luogo operazioni di polizia condotte dalle forze algerine al confine con la Tunisia.

Angola

Angola

CAPITALE: Luanda  – ALTITUDINE: 10 m

CERTIFICAZIONI RICHIESTE

  • Febbre gialla – Il certificato di vaccinazione contro la febbre gialla è richiesto ai viaggiatori d’età supe- riore ad un anno provenienti da tutti i paesi.

 

RISCHI PER LA SALUTE

  • Malaria – Il rischio di malaria, principalmente da P. falciparum (90%), clorochino- resistente, esiste tutto l’anno in tutto il paese. Prevenzione raccomandata: prevenzione delle punture di insetto più meflochina o doxiciclina o atovaquone/proguanil.
  • Febbre gialla: Epidemie di febbre gialla si verificano periodicamente fra la popolazione non vaccinata.

Vaccinazione consigliata.

  • Altre malattie trasmesse da artropodi – Sono diffuse diverse forme di filariosi ed esistono focolai endemici di oncocercosi (cecità dei fiumi). Nelle aree più secche a volte si riscontra la leishmaniosi cutanea e viscerale. Esiste un rischio di tripanosomiasi africana (malattia del sonno. Si sono verificati casi di febbre ricorrente, di tifo da pidocchi, pulci e zecche.
  • Diarrea del viaggiatore – Rischio elevato. Adottare con scrupolo le norme di sicurezza alimentare e portare in valigia un farmaco come il Normix per utilizzarlo in caso di necessità.
  • Colera – Nel 2012, l’Angola ha riportato ufficialmente1.215 casi, di cui 98 decessi (tasso di mortalità 8.1).
  • Altre malattie trasmesse tramite gli alimenti e l’acqua – Sono fortemente endemiche le elmintiasi di origine alimentare, la giardiasi, la febbre tifoide e paratifoide e l’epatite A ed E.
  • Poliomielite – L’Angola è coinvolta in epidemie di poliovirus selvaggio di tipo 1 (WPV1). In Angola l’epidemia, iniziata nell’aprile 2007, si è diffusa negli anni successivi reinfettando aree precedentemente polio free (le province di Bie, Bengo, Huambo, Lunda Norte, Lunda Sul e Uige). I viaggiatori che dovessero recarsi in Angola possono considerare la vaccinazione con una dose di richiamo del vaccino IPV.
  • Altre malattie – È presente la schistosomiasi. Diffuso è il tracoma. Tra le altre malattie sono da considerarsi alcune febbri emorragiche da arenavirus, spesso mortali, inclusa la febbre di Lassa. Il viaggiatore deve fare anche attenzione ai serpenti e agli animali rabidi. Nel paese esiste un’alta prevalenza (> 8%) di portatori del virus HBV, responsabile  dell’epatite B. Endemicità elevata per la tubercolosi.

 

VACCINAZIONI DA CONSIDERARE: Quelle  di routine, febbre gialla, epatite A, febbre tifoide, richiamo per la polio e rabbia.

 

RISCHI PER LA SICUREZZA

Teatro negli ultimi decenni di una sanguinaria guerra civile tra forze filo-sovietiche e filo-occidentali, è oggi un Paese abbastanza sicuro. Il nostro Ministero sconsiglia tuttavia viaggi non necessari nell’enclave di Ca- binda, a causa delle possibili azioni del movimento indipendentista FLEC.

La criminalità è concentrata soprattutto a Luanda e in questi ultimi mesi ha fatto registrare un preoccupante aumento. Furti, scippi (in particolare cellulari, denaro e oggetti di valore) e rapine a mano armata sono comuni in tutti i quartieri della città, in qualunque momento della giornata, anche se la zona balneare “Ilha de Luanda” molto frequentata dagli stranieri, è l’area più critica.

Si raccomanda, pertanto, sempre la massima attenzione, attuando doverose misure di sicurezza preventi- va. Si invita a contattare prima del viaggio l’Ambasciata d’Italia a Luanda (ambasciata.luanda@esteri.it; consolare.luanda@esteri.it).

Benin

Benin

CAPITALE: PortoNovo – ALTITUDINE: 40m/50m

CERTIFICAZIONI RICHIESTE

Febbre gialla – Il certificato di vaccinazione contro la febbre gialla è richiesto ai viaggiatori d’età superiore ad un anno provenienti da tutti i paesi.

 

RISCHI PER LA SALUTE

  • Malaria – Il rischio di malaria, principalmente da P. falciparum (85%), esiste tutto l’anno in tutto il paese. Rischio di P.ovale del 5-10%. Segnalata resistenza alla clorochina. Prevenzione raccomandata: prevenzione delle punture di insetto più meflochina o doxiciclina o atovaquone/proguanil.
  • Febbre gialla – Epidemie di febbre gialla si verificano periodicamente fra la popolazione non vaccinata. Il viaggiatore che intenda recarsi in questo paese deve vaccinarsi
  • Altre malattie trasmesse da artropodi – Sono la principale causa di morbilità. Esistono focolai endemici di oncocercosi (cecità dei fiumi) e piuttosto diffuse sono diverse forme di filariosi. Riscontrati casi di leishmaniosi cutanea e viscerale, di febbre ricorrente da zecche e di tifo da pidocchi, pulci e zecche. La tripanosomiasi  africana (malattia del sonno) è segnalata in piccoli focolai. Molte malattie virali, alcune sotto forma di febbri emorragiche gravi, vengono trasmesse da zanzare, flebotomi e zecche.
  • Diarrea del viaggiatore – Rischio elevato. Adottare con scrupolo le norme di sicurezza alimentare e portare in valigia un farmaco come il Normix per utilizzarlo in caso di necessità.
  • ColeraNel 2012, il Benin ha riportato 625 casi, di cui 3 decessi (tasso di mortalità 0,5%).
  • Altre malattie trasmesse tramite gli alimenti e l’acqua – Sono fortemente endemiche l’epatite A ed E, la febbre tifoide, la giardiasi e le elmintiasi.
  • Poliomielite – Anche negli ultimi 6 mesi si sono registrati casi di poliomielite. Le caratteristiche geneti- che dei poliovirus identificati sono simili a quelli circolanti nel nord della Nigeria.
  • Meningite meningococcica – Nel 2012 il numero di casi denunciato ufficialmente è stato di 860 con 87 decessi, 6 sono stati i distretti interessati dall’epidemia (tasso di letalità 10). L’agente patogeno che ha causato l’epidemia è stato Neisseria meningitidis sierogruppo W135.
  • Altre malattie – Endemica è la schistosomiasi, diffuso il tracoma. Fare attenzione agli animali rabidi e ai serpen- ti. Nel paese esiste un’elevata prevalenza (> 8%) di portatori del virus HBV, responsabile dell’epatite B. Endemicità elevata per la tubercolosi e la difterite. Segnalate anche la rabbia, la leptospirosi, la febbre Q e l’antrace.

 

VACCINAZIONI DA CONSIDERARE: Quelle  di routine, febbre gialla, epatite A, febbre tifoide, richiamo per la polio, meningite meningococcica e rabbia.

 

RISCHI PER LA SICUREZZA

Il Ministero degli Esteri considera zone a rischio elevato le strade che collegano Cotonou con le città nigeriane di Badagry e Lagos; considera zone di cautela: le zone di periferia urbana dopo il tramonto, le aree ai confini con la Nigeria. Occorre cautela anche nelle località turistiche e, in particolare le spiagge, dove sono possibili furti ai danni di cittadini stranieri; nel resto del Paese il rischio è basso. Il nostro Ministero consiglia di evitare o limitare il più possibile gli spostamenti notturni, in particolare, nelle aree rurali e in quelle interne. Durante la stagione delle piogge, da inizio aprile a fine ottobre, si verificano di frequente inondazioni soprattutto nelle aree rurali ma anche in certe zone periferiche di Cotonou e Porto Novo, dovute, oltre che all’abbondanza delle precipitazioni, alla mancanza di adeguati margini lungo i corsi fluviali, alle carenti fognature e all’abusivismo edilizio nei pressi dei fiumi principali.

 

Botswana

Botswana

CAPITALE: Gaborone  ALTITUDINE: 1000  m

CERTIFICAZIONI RICHIESTE

Febbre gialla – è richiesto un certificato di vaccinazione contro la febbre gialla ai viaggiatori di età > ad 1 anno che arrivino da paesi con rischio di trasmissione di febbre gialla o che siano transitati per un periodo   > di 12 ore in un aeroporto di un paese con rischio di trasmissione di febbre gialla.

 

RISCHI PER LA SALUTE

  • Malaria – Un rischio non elevato di malaria, dovuto prevalentemente a P.falciparum (90%), esiste da novembre a maggio/giugno nel distretto Centrale e Nord-occidentale (incluso il parco nazionale Chobe). Riportata resistenza alla clorochina del P.falciparum. Prevenzione raccomandata nelle aree a rischio: prevenzione delle punture di insetto più meflochina o doxiciclina o atovaquone/proguanil.
  • Altre malattie trasmesse da artropodi – Riportati casi di febbre della Valle del Rift, febbre emorragica di Crimea-Congo e febbre ricorrente. Segnalate anche la febbre da morso di zecca africana (Rickettsia africae) la dengue, la febbre del Nilo Occidentale ed il tifo murino. Segnalata in passato la tripanosomiasi (malattia del sonno). La peste è enzootica e provoca casi sporadici.
  • Diarrea del viaggiatore – Rischio elevato. Adottare con scrupolo le norme di sicurezza alimentare e portare in valigia un farmaco come il Normix per utilizzarlo in caso di necessità.
  • Altre malattie trasmesse tramite gli alimenti e l’acqua – Molto diffuse in certe regioni l’epatite A, la febbre tifoide e paratifoide e l’amebiasi. Riportate epidemie di epatite E.
  • Altre malattie – Persistono focolai di schistosomiasi (bilharziosi) causata da S. mansoni, S. haematobium e S. mattheei. In alcune zone fare attenzione ai serpenti. Nel paese esiste un’elevata prevalenza (> 8%) di portatori del virus HBV, responsabile dell’epatite B. Endemicità elevata per la tubercolosi (più di 300 nuovi casi l’anno per 100.000 abitanti). Riportate epidemie di leptospirosi. La rabbia è provocata dal cane, dalla mangusta e da altri animali.

 

VACCINAZIONI DA CONSIDERARE: quelle di routine, epatite A, febbre tifoide e rabbia.

 

RISCHI PER LA SICUREZZA

Il paese è da ritenersi abbastanza sicuro. A coloro che intendano effettuare viaggi in fuoristrada nel delta dell’Okavango, il nostro Ministero consiglia di verificare di volta in volta, con l’Ente del Turismo del Botswana, la percorribilità delle piste. La regione  è, infatti, caratterizzata da itinerari scarsamente utilizzabili, in alcuni periodi dell’anno, a causa delle abbondanti piogge.

È pericoloso avventurarsi senza adeguato equipaggiamento  e guide specializzate nelle zone desertiche che coprono gran parte del territorio del Botswana. È inoltre rischioso guidare dopo il tramonto per la presenza di veicoli che circolano privi di fari; occorre fare attenzione ai camion che, in caso di guasto, sono a volte lasciati sul posto senza segnalazioni, nonché all’attraversamento di elefanti, gazzelle, bufali e giraffe.

Si invita inoltre a valutare con opportuna prudenza le offerte di organizzazione di “safari” che non provengano da agenzie conosciute e specializzate nel settore.

 

Burkina Faso

Burkina Faso

CAPITALE: Ouagadougou – ALTITUDINE: 320 m

CERTIFICAZIONI RICHIESTE

Febbre gialla – Richieste del Paese: Il certificato di vaccinazione contro la febbre gialla è richiesto a tutti i viaggiatori d’età superiore ad un anno.

 

RISCHI PER LA SALUTE

  • Malaria – Il rischio di malaria, principalmente da P. falciparum (80%), esiste tutto l’anno in tutto il paese ed è alto. Segnalata resistenza alla clorochina e alla sulfadossina-pirimetamina.  Prevenzione raccomandata: prevenzione delle punture di insetto più meflochina o doxiciclina o atovaquone/proguanil.
  • Febbre gialla: Il Paese rientra tra i Paesi con trasmissione di febbre gialla. Pertanto la vaccinazione è raccomandata per tutti i viaggiatori di età > a 9 mesi.
  • Altre malattie trasmesse da artropodi – Sono diffuse diverse forme di filariosi e focolai endemici di oncocercosi (cecità dei fiumi). Si riscontrano, a volte, la leishmaniosi cutanea e viscerale, in particolare nelle zone più secche. La tripanosomiasi africana (malattia del sonno) è segnalata in piccoli focolai isolati. Frequenti casi di febbre ricorrente, tifo da pidocchi, pulci e zecche. Esistono, inoltre, malattie virali che si presentano sotto forma di febbri emorragiche gravi, trasmesse da zanzare, flebotomi, zecche ed altri vettori.
  • Diarrea del viaggiatore – Rischio elevato. Adottare con scrupolo le norme di sicurezza alimentare e portare in valigia un farmaco come il Normix per utilizzarlo in caso di necessità.
  • Colera – Nel 2012 sono stati dichiarati ufficialmente 143 casi con 7 decessi ( tasso di mortalità del 4.9%) Negli anni passati il paese era stato colpito da importanti epidemie che avevano interessato anche la capitale Ouagadogou.
  • Altre malattie trasmesse tramite gli alimenti e l’acqua – Fortemente endemiche. Diffuse sono anche le elmintiasi di origine alimentare, la giardiasi, la febbre tifoide e l’epatite A ed E.
  • Poliomielite – Anche negli ultimi 6 mesi si sono registrati casi di poliomielite. Le caratteristiche genetiche dei poliovirus identificati sono simili a quelli circolanti nel nord della Nigeria.
  • Meningite meningococcica – Il Burkina Faso ha registrato il più alto numero di casi della stagione epidemica 2012 in Africa, riportando 5987 casi dal 1° gennaio al 1° luglio 2012 con 639 decessi (tasso di letalità del 10,7%).  La maggioranza (64%) dei casi confermati  era dovuta al N.m. W135, mentre il 21% era dovuta allo S. pneumoniae, il 12% a N.m.  X e il 2% ad Haemophilus Influenzae type B (Hib). Non sono stati registrati casi di N.m. A. Si è trattato della seconda più grande epidemia da N.m. W135 mai registrata nel paese dalla estesa epidemia da W135 del 2002.  Tra i paesi della cintura meningococcica il Burkina  Faso resta uno dei più colpiti da epidemie.
  • Altre malattie – È presente la schistosomiasi. Diffuso è il tracoma e a volte si verificano casi di febbri emorragiche da arenavirus, spesso mortali. Nel paese esiste un’elevata prevalenza (> 8%) di portatori del virus HBV, responsabile dell’epatite B. Endemicità elevata per la tubercolosi e la difterite. Segnalate anche la rabbia, la leptospirosi, la febbre Q e l’antrace. Nel 2010 segnalati 320 casi di lebbra.

 

VACCINAZIONI DA CONSIDERARE: quelle di routine, febbre gialla, epatite A, febbre tifoide, richiamo per la polio, meningite meningococcica e rabbia.

 

RISCHI PER LA SICUREZZA

La situazione  politica pare stabilizzata, in particolare nella capitale Ouagadougou dopo i gravi turbamenti dell’ordine pubblico avvenuti nell’aprile del 2011, con l’ammutinamento di molti reggimenti, incluso quello della Guardia Presidenziale e della Polizia di Stato. Tuttavia in un contesto di latente malcontento sociale, non si può escludere una recrudescenza dei movimenti di contestazione.  Il nostro Ministero consiglia inoltre di tenersi costantemente informati sulla situazione socio-politica attraverso i mass media locali ed internazionali e di attenersi alle misure di sicurezza impartite dalle Autorità locali. Da evitare la zona nord del Paese comprendente i tre centri di Gorom-Gorom, Djibo e Dori dove, in caso di transito o presenza necessaria (solo per scopi umanitari), la scorta é obbligatoria. Sono considerate zone a rischio le Province di Oudalan e Seno; tutta l’area (estesa per una ventina di chilometri) situata a nord delle località di Oursi e di Markoye, a ridosso delle frontiere con Niger e Mali.

Burundu

Burundu

CAPITALE: Bujumbura ALTITUDINE: 780 m

CERTIFICAZIONI RICHIESTE

Febbre gialla – Il certificato di vaccinazione contro la febbre gialla è richiesto ai viaggiatori d’età superiore a un anno provenienti da paesi con rischio di trasmissione di febbre gialla.

 

RISCHI PER LA SALUTE

  • Malaria – Il rischio di malaria, principalmente da P. falciparum, esiste tutto l’anno in tutto il paese. Segnalata resistenza alla clorochina e alla sulfadossina-pirimetamina.  Prevenzione raccomandata: prevenzione delle punture di insetto più meflochina o doxiciclina o atovaquone/proguanil.
  • Febbre gialla: Epidemie di febbre gialla si verificano periodicamente tra la popolazione non vaccinata. La vaccinazione  è raccomandata per i viaggiatori di età > a 9 mesi.
  • Altre malattie trasmesse da artropodi – Sono la principale causa di morbilità. Sono diffuse diverse forme di filariosi ed esistono focolai endemici di oncocercosi (cecità dei fiumi). Si riscontrano la leishmaniosi viscerale e cutanea. Segnalati focolai isolati di tripanosomiasi  africana. Si verificano casi di febbre ricorrente e di tifo da pidocchi, pulci e zecche. Molte malattie virali, trasmesse da zanzare, flebotomi e zecche si possono presentare sotto forma di febbri emorragiche gravi.
  • Diarrea del viaggiatore – Rischio elevato. Adottare con scrupolo le norme di sicurezza alimentare e portare in valigia un farmaco come il Normix per utilizzarlo in caso di necessità.
  • Colera – Nel 2012 i casi di colera riportati ufficialmente sono stati 214. Nel 2011, erano stati 1072 .
  • Altre malattie trasmesse tramite gli alimenti e l’acqua – Sono fortemente endemiche le elmintiasi di origine alimentare, le dissenterie e le malattie diarroiche, comprese la giardiasi, la febbre tifoide, l’epatite A ed E.
  • Altre malattie – Nel paese esiste un’elevata prevalenza (> 8%) di portatori del virus HBV, responsabile dell’epatite B. Il tracoma è diffuso. Certe febbri emorragiche da arenavirus sono spesso mortali. Molto diffusa la schistosomiasi. L’echinococcosi è piuttosto diffusa nelle regioni di pastorizia. Attenzione agli animali rabidi e ai serpenti. Endemicità elevata per la tubercolosi e la difterite. Segnalate anche la rabbia, la leptospirosi, la febbre Q e l’antrace.

 

VACCINAZIONI DA CONSIDERARE: Quelle  di routine, febbre gialla, epatite A, febbre tifoide, richiamo per la polio, e rabbia.

 

RISCHI PER LA SICUREZZA

Sono considerate zone a rischio i dintorni di Bujumbura (detta Bujumbura rurale) a causa della guerra civile e tutto il Paese a causa del brigantaggio e di possibili aggressioni da parte di gruppi di ribelli. Si ricorda  inoltre che è molto pericoloso effettuare spostamenti in macchina dalla città di Bujumbura verso l’interno e viceversa. Resta alto il livello di guardia dovuto al persistere di una diffusa criminalità, legata alle difficoltà economiche che il Burundi continua ad attraversare. Sussistono anche pericoli sporadici derivanti dalla presenza di bande armate, come nel caso dell’attacco armato (novembre 2011) ove furono uccisi una suora croata ed un cooperante italiano, mentre una religiosa italiana risultò gravemente ferita. n previsione di viaggi in Burundi, si consiglia di entrare in contatto anche con il Consolato Onorario d’Italia a Bujumbura (+25778824533/+25779908836).