CAPITALE: Ouagadougou – ALTITUDINE: 320 m

CERTIFICAZIONI RICHIESTE

Febbre gialla – Richieste del Paese: Il certificato di vaccinazione contro la febbre gialla è richiesto a tutti i viaggiatori d’età superiore ad un anno.

 

RISCHI PER LA SALUTE

  • Malaria – Il rischio di malaria, principalmente da P. falciparum (80%), esiste tutto l’anno in tutto il paese ed è alto. Segnalata resistenza alla clorochina e alla sulfadossina-pirimetamina.  Prevenzione raccomandata: prevenzione delle punture di insetto più meflochina o doxiciclina o atovaquone/proguanil.
  • Febbre gialla: Il Paese rientra tra i Paesi con trasmissione di febbre gialla. Pertanto la vaccinazione è raccomandata per tutti i viaggiatori di età > a 9 mesi.
  • Altre malattie trasmesse da artropodi – Sono diffuse diverse forme di filariosi e focolai endemici di oncocercosi (cecità dei fiumi). Si riscontrano, a volte, la leishmaniosi cutanea e viscerale, in particolare nelle zone più secche. La tripanosomiasi africana (malattia del sonno) è segnalata in piccoli focolai isolati. Frequenti casi di febbre ricorrente, tifo da pidocchi, pulci e zecche. Esistono, inoltre, malattie virali che si presentano sotto forma di febbri emorragiche gravi, trasmesse da zanzare, flebotomi, zecche ed altri vettori.
  • Diarrea del viaggiatore – Rischio elevato. Adottare con scrupolo le norme di sicurezza alimentare e portare in valigia un farmaco come il Normix per utilizzarlo in caso di necessità.
  • Colera – Nel 2012 sono stati dichiarati ufficialmente 143 casi con 7 decessi ( tasso di mortalità del 4.9%) Negli anni passati il paese era stato colpito da importanti epidemie che avevano interessato anche la capitale Ouagadogou.
  • Altre malattie trasmesse tramite gli alimenti e l’acqua – Fortemente endemiche. Diffuse sono anche le elmintiasi di origine alimentare, la giardiasi, la febbre tifoide e l’epatite A ed E.
  • Poliomielite – Anche negli ultimi 6 mesi si sono registrati casi di poliomielite. Le caratteristiche genetiche dei poliovirus identificati sono simili a quelli circolanti nel nord della Nigeria.
  • Meningite meningococcica – Il Burkina Faso ha registrato il più alto numero di casi della stagione epidemica 2012 in Africa, riportando 5987 casi dal 1° gennaio al 1° luglio 2012 con 639 decessi (tasso di letalità del 10,7%).  La maggioranza (64%) dei casi confermati  era dovuta al N.m. W135, mentre il 21% era dovuta allo S. pneumoniae, il 12% a N.m.  X e il 2% ad Haemophilus Influenzae type B (Hib). Non sono stati registrati casi di N.m. A. Si è trattato della seconda più grande epidemia da N.m. W135 mai registrata nel paese dalla estesa epidemia da W135 del 2002.  Tra i paesi della cintura meningococcica il Burkina  Faso resta uno dei più colpiti da epidemie.
  • Altre malattie – È presente la schistosomiasi. Diffuso è il tracoma e a volte si verificano casi di febbri emorragiche da arenavirus, spesso mortali. Nel paese esiste un’elevata prevalenza (> 8%) di portatori del virus HBV, responsabile dell’epatite B. Endemicità elevata per la tubercolosi e la difterite. Segnalate anche la rabbia, la leptospirosi, la febbre Q e l’antrace. Nel 2010 segnalati 320 casi di lebbra.

 

VACCINAZIONI DA CONSIDERARE: quelle di routine, febbre gialla, epatite A, febbre tifoide, richiamo per la polio, meningite meningococcica e rabbia.

 

RISCHI PER LA SICUREZZA

La situazione  politica pare stabilizzata, in particolare nella capitale Ouagadougou dopo i gravi turbamenti dell’ordine pubblico avvenuti nell’aprile del 2011, con l’ammutinamento di molti reggimenti, incluso quello della Guardia Presidenziale e della Polizia di Stato. Tuttavia in un contesto di latente malcontento sociale, non si può escludere una recrudescenza dei movimenti di contestazione.  Il nostro Ministero consiglia inoltre di tenersi costantemente informati sulla situazione socio-politica attraverso i mass media locali ed internazionali e di attenersi alle misure di sicurezza impartite dalle Autorità locali. Da evitare la zona nord del Paese comprendente i tre centri di Gorom-Gorom, Djibo e Dori dove, in caso di transito o presenza necessaria (solo per scopi umanitari), la scorta é obbligatoria. Sono considerate zone a rischio le Province di Oudalan e Seno; tutta l’area (estesa per una ventina di chilometri) situata a nord delle località di Oursi e di Markoye, a ridosso delle frontiere con Niger e Mali.