Passaporto sanitario

È molto importante che il viaggiatore porti con sè tutta la documentazione sanitaria relativa alla propria storia ed a quella dei famigliari con cui viaggia. Un documento particolarmente utile a tale scopo è il passaporto sanitario che contiene l’anamnesi del soggetto con traduzione in 9 lingue tra cui l’arabo, il russo e il cinese.

Per qualsiasi destinazione, è importante viaggiare portando con sé la propria storia sanitaria. Per questo motivo a partire dal 1991, il Centro Collaboratore OMS per la Medicina del Turismo ha realizzato il Passaporto Sanitario, un documento che contiene informazioni sullo stato di salute del viaggiatore, il gruppo sanguigno, le eventuali allergie e le malattie avute in passato, nonché i farmaci di cui faccia eventualmente uso. Il Passaporto Sanitario può essere usato solo a discrezione del viaggiatore o in caso di emergenza da personale sanitario al fine di facilitare il più appropriato trattamento medico.

Si divide in 3 parti: dati di identificazione personale ed indicazione di chi avvisare in caso di necessità; informazioni sul gruppo sanguigno ed eventuali allergie, precedenti malattie, vaccinazioni eseguite, tipo di chemioprofilassi, eventuali farmaci assunti; consigli sanitari per il viaggiatore. Il Passaporto Sanitario fornisce al medico straniero che dovesse prendere in cura il viaggiatore una conoscenza dei suoi precedenti anamnestici e del suo stato di salute, al fine di porlo nella condizione di fare una diagnosi accurata e di definire una corretta terapia. Grazie alla collaborazione con Alfa Wasserman nel 2008 il passaporto sanitario è stato distribuito ad 800 mila cittadini italiani.

Assistenza sanitaria dei viaggiatori

Per quanto riguarda l’assistenza sanitaria dei viaggiatori che dovessero ricorrere per necessità contingenti a cure mediche all’estero, occorre tener conto della legislazione europea e degli eventuali accordi bilaterali tra l’Italia ed altri Stati.

Nei paesi dell’Unione Europea (Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania,  Grecia, Irlanda,  ITALIA, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo,  Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria), dello Spazio Economico Europeo (Islanda, Liechtenstein, Norvegia) e in Svizzera è prevista la copertura delle spese sanitarie per tutti gli iscritti al Servizio Sanitario Nazionale in possesso di Tessera Europea di Assicurazione Malattia (TEAM); questo significa che in caso di bisogno di cure mediche, presentando la TEAM all’ospedale pubblico o alla struttura convenzionata si ha diritto a tutte le cure mediche necessarie. Qualora la TEAM non fosse stata accettata o l’assistito non l’avesse con sé, e fosse perciò necessario pagare le prestazioni di cui sopra, è possibile chiedere il rimborso delle spese anticipate presentando al proprio rientro in Italia la relativa documentazione alla ASL di appartenenza. Il rimborso verrà effettuato in base alle tariffe dello Stato in cui sono state erogate le prestazioni stesse.

Per quanto riguarda l’assistenza sanitaria per chi viaggia nel resto del mondo occorre tener conto che con alcuni Paesi Argentina, Australia, Bosnia-Erzegovina, Brasile, Capoverde, Città del Vaticano e Santa Sede, Croazia, Macedonia, Principato di Monaco, San Marino, Serbia, Montenegro, Tunisia sono vigenti accordi di sicurezza sociale che prevedono una copertura di spese sanitarie dietro presentazione di appositi modelli, rilasciati dalle ASL di appartenenza, all’istituzione competente del paese ospitante.

É bene che il viaggiatore porti sempre con sè documentazione del proprio stato di salute, specialmente se portatore di patologie croniche. Tali informazioni possono essere scritte sul Passaporto Sanitario.

I viaggiatori internazionali  che si recano in paesi extraeuropei dove non esistono convenzioni per le cure mediche, devono munirsi di un’assicurazione di viaggio che consenta loro di usufruire di eventuali trattamenti medici di buona qualità e che consenta l’eventuale rimpatrio in caso di necessità.  Chi si reca nei paesi dove i trattamenti medici sono costosi (come negli Stati Uniti) o non facilmente disponibili (come in molti paesi tropicali) deve munirsi pertanto di un’assicurazione che copra i rischi per la salute (ricovero ospedaliero e possibilità di rimpatrio).

Farmacia da viaggio

Prima della partenza un’attenzione particolare va dedicata alla preparazione della farmacia da viaggio che dovrà accompagnare il viaggiatore nel suo percorso ed offrire quella protezione a distanza che il medico non sarà in grado di offrire con la sua presenza.

La farmacia  da viaggio deve contenere in primo luogo i farmaci di cui il viaggiatore fa uso abituale, in scorte tali da coprire tutta la durata del viaggio a causa delle prevedibili difficoltà nel reperire tali farmaci all’estero o per la possibilità che i farmaci siano contraffatti come avviene in Cina. E’ bene che il viaggiatore si faccia fare dal proprio medico una o più ricette con i nomi dei farmaci che porterà con se (nome commerciale e principio attivo).

Il viaggiatore dovrà poi mettere in valigia:

–      un farmaco contro la diarrea del viaggiatore come Rifaximina Alfa (NORMIX), antibiotico ad azione topica intestinale, farmaco ben tollerato ed estremamente efficace. La diarrea del viaggiatore, infatti, è la patologia più comune nel viaggiatore internazionale interessando – secondo gli studi epidemiologici effettuati nel corso di questi anni – dal 30 al 70% di tutti i viaggiatori internazionali diretti in paesi tropicali e sub-tropicali. Nell’80% dei casi la diarrea del viaggiatore è dovuta ad un batterio, l’Escherichia Coli Enterotossica (ETEC). Il farmaco più efficace per il trattamento della diarrea del viaggiatore, dovuta a forme batteriche, è senza dubbio Rifaximina Alfa (Normix) che esercita la sua azione antibatterica all’interno del lume intestinale raggiungendo alte concentrazioni data la sua caratteristica di non assorbibilità. Il trattamento standard è il seguente: 2cpr x 2 al dì per 5 giorni.

–    un antipiretico

–    farmaci antivirali per la profilassi e la terapia dell›influenza

–    i farmaci che il medico gli consiglierà sulla base delle sue necessità del momento. In valigia il viaggiatore dovrà poi mettere un flacone disinfettante, cerotti, bende, insetto-repellenti, sali per la reidratazione orale, materiale sterile, un termometro. A seconda della destinazione, della durata del viaggio e del bisogno individuale, il viaggiatore può inserire siringhe sterili ed aghi, preservativi, disinfettanti per l’acqua, altri articoli per fronteggiare necessità prevedibili. Può essere utile aggiungere in valigia un farmaco come ZirGo per l’equilibrio della flora batterica, il mantenimento dell’omeostasi intestinale ed il benessere dell’intestino.

ZirGo è costituito da Bifidobatteri vivi (Bifidobacterium longum W11, 10 miliardi per bustina) e vitamina B6 (Piridossina cloridrato, 1,4 mg/bustina Bifidobacterium longum W11) al 100% del valore nutritivo di riferimento (VNR)

 

 

Psicologia del viaggio

Nell’attività di counselling prima del viaggio il medico non deve trascurare di valutare lo stato psicologico del viaggiatore ricercando nell’anamnesi eventuali precedenti di epilessia, disturbi dell’umore come la depressione ed anche aspetti psicotici come la sindrome maniaco-depressiva.  Se il medico dovesse cogliere questi aspetti bene farebbe a chiedere la collaborazione dello psichiatra o dello psicologo che ha in cura il soggetto. Il medico dovrà indagare altresì se il viaggiatore fa uso abituale di sostanze stupefacenti, facendosi specificare quali e per quanto tempo duri l’abuso e faccia uso abituale di alcool. Tale anamnesi, generalmente trascurata nei servizi di medicina del viaggiatore delle USL italiane, assume invece una certa rilevanza per la prevenzione del rischio di suicidio che potrebbe derivare dalla frustrazione per una vacanza non soddisfacente, dalla solitudine cui il viaggiatore può essere esposto o da altre componenti. Delirio ed allucinazioni potrebbero non essere espressione di uno stato psicotico del soggetto, ma l’effetto collaterale dell’uso di meflochina, uno dei principali farmaci antimalarici, che si manifesta in una piccola percentuale di soggetti che fa ricorso alla chemio-profilassi antimalarica. Prima di somministrare tale farmaco il medico deve pertanto sempre accertarsi che non esistano nell’anamnesi precedenti di epilessia, di depressione grave o di manifestazioni psicotiche.

Un viaggio internazionale deciso per turismo, affari, o visite a parenti comporta un certo grado di stress (rispetto degli orari di partenza, ritardi aerei, difficoltà nei rapporti interpersonali  con altri passeggeri o personale di bordo, frustrazione per il mancato raggiungimento degli obiettivi del viaggio) che solitamente il viaggiatore sa gestire. In alcuni casi il viaggio può produrre disturbi di natura psicologica o psichiatrica. I principali fattori di rischio per la salute mentale in viaggio sono:

–     stati patologici preesistenti. Lo stress può scatenare o esacerbare reazioni o comportamenti anomali;

–     l’età. I viaggiatori anziani o con deficit di memoria o della sfera cognitiva possono disorientarsi in un ambiente diverso da quello abituale;

–     uso di cannabinoidi o altre sostanze stupefacenti possono slatentizzare sintomi psichiatrici.

–    uso  di alcol. L’abuso di vino, birra, superalcolici nei viaggiatori è molto più frequente di quanto ci si aspetti come confermato  da recenti studi epidemiologici. Esso  espone inevitabilmente a rischio di incidenti, violenza fisica e sessuale. L’alcol interagisce inoltre con certi farmaci e naturalmente con ogni tipo di droga. Tutti gli psicofarmaci non vanno mai assunti con l’alcol. Anche farmaci molto comuni come antidolorifici, anticoncezionali e certi antistaminici possono interagire con l’alcol.

Norme di sicurezza alimentare

La salubrità  degli alimenti, delle bevande e dell’acqua dipende essenzialmente dalle condizioni di igiene con cui essi sono preparati  e manipolati. Nei paesi dove le condizioni igienico-sanitarie sono mediocri, il rischio di diarrea del viaggiatore è importante. Di conseguenza i viaggiatori devono prestare attenzione a tutti gli alimenti e bevande, compresi quelli serviti negli hotel e nei ristoranti di qualità, al fine di ridurre al minimo il rischio di contrarre una malattia d’origine alimentare o veicolata dall’acqua. I rischi sono maggiori nei paesi poveri, ma l’igiene può lasciare a desiderare ovunque.

Le principali precauzioni da prendere per evitare alimenti e bevande improprie sono:

  1. Evitare il cibo che e stato tenuto a temperatura ambiente per parecchie ore per esempio il cibo del buffet non coperto, il cibo dai venditori di strada o di spiaggia
  2. Non mangiare che alimenti ben cotti e che sono ancora caldi
  3. Evitare gli alimenti crudi, ad eccezione della frutta e della verdura che possono essere pelate e sbucciate e non mangiare frutta la cui buccia è alterata
  4. Evitare i piatti contenenti uova crude o insufficientemente cotte
  5. Evitare gli alimenti venduti da ambulanti
  6. Evitare i gelati di origine dubbia, compresi quelli venduti per strada
  7. Nei paesi in cui il pesce ed i crostacei possono contenere biotossine pericolose, farsi consigliare dalla popolazione locale
  8. Fare bollire l’acqua da bere in caso di dubbio; se questo non è possibile, utilizzare un filtro efficiente e ben conservato e/o un disinfettante
  9. Evitare di bere il latte crudo o non pastorizzato
  10. Evitare il ghiaccio che non sia fatto con l’acqua potabile
  11. Evitare di lavarsi i denti con acqua non potabile
  12. Le bevande imbottigliate sono generalmente sicure se l’imballaggio è intatto.
  13. Le bevande calde non presentano generalmente rischi.
  14. Lavarsi sempre bene le mani in tutte le sue parti con acqua e sapone prima di preparare o consumare cibo